Anticipo, giovedì scorso, per i Chiefs, vincitori dell'ultimo Super Bowl, ai vicecampioni di San Francisco tocca invece il posticipo casalingo del Levi's, dove Rodgers può finalmente debuttare senza incidenti - lo scorso anno infortunio al tendine d'Achille in Week 1 e addio all'intera stagione - con la maglia dei Jets: ne ha affrontati di migliori. 49ers senza McCaffrey, ma Jordan Mason ne imita la miglior versione possibile, Warner di ferro addosso a Breece Hall e palla a Maliek Collins, ma solo briciole in ripartenza dalle 32 ospiti per Samuel (Moody al calcio del 3-0 Niners). Così Rodgers prova con il più redditizio Garrett Wilson, conservandosi tuttavia per l'arrivo a mèta la run del riscatto di Hall, dentro la endzone rossodorata senza pietà per Odum (7-3 Jets) ed ecco intanto Mason, già qui meglio di Samuel sul profondo (bis al piede di Moody (6-7), e il suo ritorno a spingere dopo il sack di Floyd a Rodgers, ma proprio Samuel - holding - gli toglie un touchdown, riparando però al danno con la successiva raccolta dell'handoff di incrocio di Purdy, traghettato in tuffo oltre le possibilità di Clark/D.J. Reed (13-7 SF). Un duo che si ricompone, stavolta con effetto strabordante, già al drive dopo: Kittle vi partecipa in avanscoperta, il field-goal di Moody incasella il 16-7 49ers e al rientro dell'intervallo è Purdy, con Jennings/Juszczyk, ad indicare a Mason la strada zigzagante del suo primo, meritatissimo touchdown di serata (23-7 SF). Rodgers, praticamente, non presenzia mai: qui lo butta fuori campo l'anticipo di Lenoir a Garrett Wilson per l'intercetto al volo di Flannigan-Fowles, mentre Mason si conclama sempre più ricercatissima star di serata oscurante chiunque altro, tranne Moody, che ritrova i pali da lontano (26-7 Niners). Solo ora Rodgers rispolvera la vecchia intesa di era-Packers con Lazard, selezionato in staffetta con Garrett Wilson e deputato ad arraffare, complice la scalata tardiva di Odum, l'ultimo 3rd e 8 dalle 36 (13-26, fermata da Lenoir la run di conversione di Hall) nell'unica occasione di vantaggio in cui SF andrà sotto di parziale, considerata ormai anche la non irresistibile voglia di Samuel/Aiyuk di colpire a morte ad ogni azione un'avversaria che ha già smesso di opporsi (Moody ok al piede, 29-13 49ers). Non ha viceversa mollato Yiadom, giù a pelo d'erba per negare una ricezione bassa a Garrett Wilson (4th e 1), un esempio di comportamento per Clemons, che sacka Purdy quando Mason si è però già sparata un'altra mega-traversata: dentro sia il sesto field-goal di Moody (32-13 Niners) che Tyrod Taylor in luogo di Rodgers e ancora a sudare, invece, Garrett Wilson con, alla doppietta personale agganciando al centro della endzone un bel fendente stretto dell'ex Giants, Lazard. Troppo alto per Gipson il lob di conversione di Taylor: 32-19 SF.
Fabrizio Mancini
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