Ha scelto di ricostruirsi da un campione quest’anno Denver che, però, comprensibilmente, coach Hackett tirerà fuori dalla teca protettiva solo in regular-season: anche oggi, allora, tifosi-Broncos senza poter ammirare Russell Wilson e con la novità della titolarità di Rypien, da Tomlinson di 4th e 1, dunque centrale per la endzone, dove Dorn vola d’anticipo su Hamler, alzando palla per l’intercetto di Vilain. Da quelle stesse parti, a seguire appena dopo, il tackle-fumble Agim-Nwangwu, perlomeno conservato dallo stesso Viking, Dorn meno irreprensibile su un 3rd e 6 regalato per violenza non necessaria ai Broncos e Hardy giù di corsa, ma non oltre le 32: così McManus segna al calcio il 3-0 Denver e Manninon-Nailor – 3rd e 7 - combinano per l’avviamento della gran run di Chandler, convincendo proprio qui magari coach O’Connell a invocare il challenge correttivo al trapasso dell’ultima yarda di un 4th e goal (Koback), inizialmente giudicato insufficiente per l’opposizione di Henningsen. Tuffo da voti alti quello di Seth Williams sulle 30 ospiti nell’aggancio del lungo esterno di Rypien, Montrell Washington gli archivia in touchdown una reverse dalle 11 che pietrifica tutta Minnesota (10-7 Broncos), Browning strappa un 1st e 10 nelle 30-Vikings dalle mani di Mannion, lo raccoglie e se ne va in endzone (17-7): Olabisi Johnson e Trishton Jackson rincuorano subito il loro quarterback lasciando 46 yards al calcio di fine primo tempo di Joseph (10-17), ma il sack di Cooper/Jonathan Harris limita di 1/3 le conquiste territoriali di Koback/Smith-Marsette e il kicker dei Vikings si scomoda per un’altra impegnativa pedata – 58 yards - a bersaglio (13-17). Stessa musica tra il 3rd e 7 Mond-Davidson e l’holding di Parris, con la differenza che stavolta O’Connell tiene dentro l’attacco e Turner-Yell affonda un sack che, in azione di 4th down, vale doppio. Minnesota lotta non senza esagerare – roughing di Twyman – ma, quando l’entità di certi interventi rispetta il codice, Virgil sbatte duro su Dorn e McManus rientra per il field-goal del 20-13 dalle 40: l’unico dei Broncos felice per la successiva penalità fischiata ai suoi (Virgil) che lo riporta dentro così da fargli migliorare le proprie medie personali. Altro colpo al piede, dalle 31, infatti, e 23-13 finale Denver.
Fabrizio Mancini
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