NFL 2025 WEEK 9 - Bengals 42 Bears 47
- Fabrizio Mancini
- 5 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Sarebbe grave non centrare i playoff per i Cincinnati Bengals, ma certo neanche impossibile, dovesse prolungarsi ancora il decorso post-infortunio di Joe Burrow: gravissimo, viceversa, e si veda quanto accaduto in Week 8, segnare 38 punti in una partita e perderla - in casa - dai New York Jets. Assolutamente determinante, perciò, questo match successivo, contro i Chicago Bears, sempre al Paycor, illuminato dallo spettacoloso kickoff-return da 98 yards di Charlie Jones (7-0 Bengals), ma altresì eclatante l'inversione alla mano con cui Caleb Williams chiede a D.J. Moore il favore di una catch and run, ricambiato a parti avverse sull'ultimo 4th down del drive, al termine di un trick-play, con partecipazione straordinaria di Odunze alla doppia reverse che vede, in chiusura di schema, l'ex Panthers assistere in endzone, da quarterback, il suo... quarterback (7-7). Di là Higgins, incrollabile in un cambio direzionale obbligato, accorpa un'altra sensibile riportata-Bengals, di Perine, nel field-goal di McPherson (10-7 Cincy), ma nei Bears attaccano a far paura le sfuriate di Monengai, incluso un 4th e 1 puntato da lontano, con l'offside di Ivey ad annullare l'errore al piede di Santos per il richiamo offensivo di Chicago in una inedita reverse, finalizzata in touchdown dal tuffo di Zaccheaus (14-10 Chicago). Anche Chase, intanto, accelera a sua volta, rimpolpando le risultanze di un ottimo calibrato di Flacco, per Iosivas: McPherson riporta così i suoi, al piede, sul -1 (13-14), una volta scongiurata dal replay una persa-Bengals da sack-fumble di Sweat/Billings, Kmet non manca il difficile aggancio di un 3rd e 4 da 1st e 20 iniziale, mentre Monengai sfodera un'altra super-run di collocazione, sulle 24, del field-goal ok di Santos (17-13 Bears), ma Flacco si rifugia di nuova da Chase, prima di allargare ad Higgins un esterno-touchdown bucato dall'errato posizionamento d'anticipo di Nahshon Wright (20-17 Cincinnati). Qualcosa di simile, su D.J. Moore, è dunque Caleb Williams ad approntarlo, con deviazione di Ossai al field-goal di Santos e interessante riproposta extratasca dello stesso Williams - Zaccheaus -, completata nel centrale dalla breve incrociato per la endzone, precedendo Stone, di Loveland (24-20 Bears): Flacco, invece, scegliendo opzioni insolite in Hudson/Tinsley, chiama sul paletto d'angolo, contro un indifeso Gardner-Johnson, l'inserimento buono di Higgins (27-24 Bengals), lo stesso punto di campo monitorato da Chicago, dopo averne valicato il primo terzo precedente mediante Caleb Williams-Loveland, attraverso lo scatto imponente di Brittain Brown (31-27 Bears). Un susseguente sack-fumble, a Flacco, di Booker - ricopre Dexter -, interrompe quindi uno scambio di colpi che, da reciproco, una galoppata per le 18 di Cincy di Caleb Williams prova a trasformare in unilaterale: Santos segna al calcio (34-27 Chicago) e Flacco-Higgins riemergono da un 3rd e 16 da gran sack-Bears di Sweat, pur senza il compenso dei punti del field-goal - corto - di McPherson, poi la reverse-touchdown di D.J. Moore, approvata da un challenge ospite, prolunga l'ennesimo, straordinario affondo di Monengai (31-27 Bears), con l'ulteriore appendice di un maxi-ritorno in endzone di Edmunds, l'autore del secondo intercetto bluarancio in pochi secondi - l'altro, di Byard, annullato dal fallo contemporaneo di McCloud - per il 41-27 Chicago. Eppure Flacco reagisce di cuore e tecnica, trainandosi dietro sia Chase/Iosivas, sia Fant, ok nell'aggancio sulla corsa del 33-41, convertito esternamente a 35 (Higgins), con provvidenziale rubata successiva - di Burks - dell'onside-kick relativo e ribaltone-Bengals compiuto, tramite un duplice Higgins, da un mirabile tracciante-touchdown di Flacco, imbracciato da Iosivas (42-41 Cincinnati). Il guaio dei Bengals è che, a 54 secondi dal termine, nessuno placca l'avanzata finale di Caleb Williams, ma soprattutto Loveland, smarcato dalle 40 circa, slabbra troppo facilmente la cerniera centrale di opposizione di Battle/Stone e viaggia spensierato in endzone. Non si concretizza, viceversa, la medesima connessione, ma fa nulla: Nahshon Wright, infatti, intercetta a Flacco l'Hail Mary di un sorpasso ormai chimerico. 48-42 Bears.


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