NFL 2025 WEEK 8 - Texans 26 49ers 15
- Fabrizio Mancini
- 45 minuti fa
- Tempo di lettura: 2 min
Per una vittoria già semi-obbligata degli Houston Texans ecco presentarsi all'NRG Stadium un avversario meno temibile di quanto ad oggi dica la classifica dei San Francisco 49ers: avversario che Stroud, amministrando un primo drive da quasi 10 minuti di durata, vuole evidentemente studiarsi a puntino, con Berrios/Higgins all'uscita di due spinosi 3rd down, egli stesso proiettato dalla linea al di là di un 4th e 1 e Fairbairn a pronunciare, al piede, la giusta parola d'ordine per il field-goal del 3-0 Texans. Un facemask di Jennings innesca, poi, la catch and run infinita di Marks, che sempre Fairbairn è chiamato a premiare (6-0 Houston), mentre Green/Ji'Ayir Brown non accorciano in tempo sui confini di un down allungato da Noel fino alle 23 di SF: sul successivo, bel centrale-touchdown Stroud-Higgins, è parimenti discutibile il posizionamento difensivo di Bethune (13-0 Texans), mentre Hutchinson presenta, in tuffo di ricezione, il supplemento ad un già pesante holding da 3rd e 3 di Stout, dal quale dipartono tanto lo scramble d'ingresso, di Stroud, alla redzone dei Niners, sia il field-goal del 16-0 Houston, sempre tirato dall'infallibile Fairbairn. Improvviso quanto proficuo, di contro, il kick-return ospite di Brian Robinson, prolungato su Bourne da Mac Jones, ardito con riuscita, quindi, nel centrale che Kittle toglie dai tentacoli della simultanea trama di anticipo ordita a suo danno da Bullock/Al-Shaair (7-16), come concentrati, alfine, sugli effetti dell'intercetto-49ers di Lenoir, con relativo tackle-fumble di Tomlinson ricoperto da Mykel Williams, gli ultimissimi secondi del primo tempo: Stroud, al rientro, indirizza da Noel/Schultz quel paio di palloni che l'accelerazione in endzone da incrocio ad un 3rd e 7 di Hutchinson rende importanti (23-7 Texans), mentre Mac Jones, a supporto preliminare di McCaffrey/Kittle, si stacca dalla tasca per infilare Tonges nel varco-touchdown del 15-23, conversione d'appoggio su Demarcus Robinson compresa. Un divario rimontabile, e perciò preoccupante per chi, Houston, lo meriterebbe, finora, almeno raddoppiato: Marks/Ogunbowale, con Stroud e il field-goal di Fairbairn, intanto, lo allargano al di là di un unico possesso di differenza (26-15 Texans), non ristabilito né dal drop di Watkins ad un 3rd e 11 di Mac Jones, né da McCaffrey, un baluardo non sufficiente, tuttavia, se sull'ultima yarda del campo difensivo di casa, Lassiter vince su Jennings la contesa bassa di un intercetto. Vince Houston.


Commenti