NFL 2025 WEEK 8 - Steelers 25 Packers 35

Due squadre, Steelers e Packers, non ancora armonizzate su livelli di gioco confacenti al loro obiettivo minimo stagionale, i playoff, nonché la partita, a Pittsburgh, del grande ex di Green Bay, Aaron Rodgers, opposto al suo allievo Jordan Love: Roman Wilson gli dà subito corda importante, ma è l'interferenza offensiva di Metcalf a limitare gli Steelers alla trasformazione di un field-goal (Boswell dalle 56, 3-0), con Love ad iniziare parimenti bene da Doubs, Heath agile nel costeggio della linea laterale per le 16 di casa e Holcomb, alle spalle di un ottimo doppio blocco-Packers, battuto seccamente dalla progressione di Kraft (7-3 GB). Meglio, invece, l'attacco di Herbig ad Emanuel Wilson, nonostante il fumble derivante esca dal campo, con Kraft ancora incontenibile sul profondo (McManus corto nel field-goal finale, altezza 57) e Rodgers stavolta accoppiato con successo a Metcalf per la viceversa positiva risposta al piede, suggeritagli da Gainwell, di Boswell (6-7), una tematica di nuovo dibattuta da Pittsburgh, qui grazie anche all'holding di Nixon, intermedio alle puntate efficaci di Skowronek/Jonnu Smith: Boswell, dunque, sempre bene nei pali (9-7 Steelers), poi Warren/Gainwell esplorano ambo i lati esterni del territorio avverso, prima che Rodgers tenga palla quel decisivo mezzo millesimo in più, aspettando di incrociarla corta da Metcalf in endzone (16-7 Steelers). Un primo tempo che si protrae nel segno di una estrema difficoltà realizzativa per GB che, nonostante un facemask di Watt, sbagliando un altro field-goal con McManus, resta dov'è quanto a distanza di score, ma si ripresenta in ben altra veste al rientro dall'intervallo, con un 3rd e 5 Love-Kraft ad ampia destinazione in barba all'energico disturbo sul lanciatore di Queen, combinazione ribadita nell'occasione fondamentale di un 4th e 1, l'assaggio dell'ultima, imprendibile sortita packersiana del drive, uno sprint micidiale piazzato da lontano, sul blocco di FitzPatrick, da Savion Williams (14-16). La replica slalomeggiante di Metcalf fa quindi da esempio alla spinta di rilancio di Warren, mentre un replay non concretizza il fumble da sack Brooks-Rodgers, ricoperto da Gary, autorizzando il ritorno al calcio di Boswell (19-14 Steelers): di là, invece, Emanuel Wilson tiene duro interfacciato a due contrasti consecutivi e Love accentra lungo Watson nelle 10 di Pittsburgh, allargando alfine su Doubs la conversione di un precedente touchdown, siglato da Jacobs in fuga corta (22-19 Packers). Risultato a parte, sono già lì lì per andare al tappeto gli Steelers, anche vittime del nervosismo - flaggato - di Herbig e degli spunti di Emanuel Wilson, ad appoggio di una inarrestabile accelerazione, dalle 24 alla endzone, dello straripante Kraft (29-19 GB), con Love a richiamarsi a Watson/Doubs, contentandosi per una volta di un field-goal ok (McManus, 32-19 Packers): a stroncare del tutto Pittsburgh, a questo punto, manca giusto la scrollata bassa, da fumble, di Cooper a Gainwell (recupera Bullard), da cui una serie inedita di rigiocate - Emanuel Wilson - propedeutica al calcio-bis di McManus (35-19 GB). Rivalsa effimera per Gainwell il buon return susseguente che Metcalf accresce in funzione del centrale-touchdown Rodgers-Wilson, spossessato da Valentine solo oltre la endline e non convertito da una presa - Jonnu Smith - al contrario incompleta, a causa del contrasto insistito di Hopper. Martellanti e vincenti, finalmente, i Packers: 35-25.