NFL 2025 WEEK 8 - Ravens 30 Bears 16
- Fabrizio Mancini
- 3 ore fa
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Il bye di Week 7 non basta a restituire ai Ravens le prestazioni di Lamar Jackson: contro dei Chicago Bears in rinnovata salute c'è comunque da vincere, punto e basta, all'M&T Bank Stadium di Baltimora, dove però sono proprio gli ospiti ad avanzare audaci, con Caleb Williams da Loveland/Odunze e il rientrante Santos senza problemi al piede (3-0 Bears). Ma Chicago, di nuovo via Williams-Odunze, ha anche di meglio da mostrare, l'esorbitante Swift in primis, prima almeno che ad Humphrey riesca di toccare una palla centrale, altrimenti intercettabile, alle sue spalle, da Gilman: a Santos, insomma, conviene ripetersi di field-goal (6-0 Chicago) e Huntley incontra Flowers a completamento di un 2nd e 22 da doppia flag Likely/Stanley, uscendo infine largo, in touchdown, su Derrick Henry (7-6 Ravens), mentre Jaylon Jones carica duro Andrews, spossessandolo di un ovale-fumble che, fortunatamente per Baltimore, rimbalza out. Huntley, così, dalla paura di uscire anzitempo passa oltre un buon ricongiungimento con Flowers (dentro il field-goal del 10-6 Ravens di Loop, con intentional grounding di Caleb Williams a complicanza inopportuna di una intrigante, doppia rigiocata-Bears (Zaccheaus), visto come il relativo colpo al calcio di Santos, dalle 58, non arrivi nemmanco ai pali: di rientro dall'intervallo, perciò, Huntley ancora alla ricerca di Bateman/Andrews e del field-goal corrispettivo di Loop (13-6 Baltimore), con Chicago a sua volta salva da un tackle-fumble da kick-return Higgins-Blackwell, ma anche assediata dalla super-run di Mitchell, cui tiene dietro, fino ad un involontario blocco di Flowers, per il terzo calcio a bersaglio di Loop (16-6 Ravens), proprio Huntley che, stavolta, batte Caleb Williams in termini di rendite finali grazie a Odunze, intervallato di 3rd e 6 a due affondi a testa bassa di Swift, il secondo infermabile per Hamilton/Buchanan (13-16). Se, a seguire, Edmunds non trattiene un fondamentale intercetto, Wiggins lo fa pro-Baltimore, stimolando la fantasia registica di Huntley, fuori dalla tasca verso il lato opposto a quello prescelto per scoprire, direzione-Kolar, la endzone avversa (23-13 Ravens), nonostante Odunze, qui anche con D.J. Moore/Loveland, da eroe indomabile, continui a tener su i Bears, ma non oltre l'ennesimo field-goal dell'intero match (Santos, 16-23): Huntley, intanto, in un 3rd e 7 altrettanto cruciale, vede l'opportunità del momento di slanciare Hopkins, assieme a Mitchell e lo sprint decisivo in endzone di Henry, solo inizialmente stoppato da Sweat. 30-16 Ravens.


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