NFL 2025 WEEK 7 - Lions 24 Buccaneers 9
- Fabrizio Mancini
- 24 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 minuto fa
Ponendo sui piatti di una simbolica bilancia la proporzione tra l'estetica e la concretezza del gioco di Lions e Buccaneers, la differenza di peso, al momento attuale della stagione, potrebbe favorire di minima Tampa: ma gli scontri diretti cosa esistono a fare se non per confermare o smentire dubbi del genere? Questo scontro diretto, in particolare, del Ford Field di Detroit, una catch and run di Gibbs lo inizia a tavoletta, l'aggancio sulla corsa di St. Brown, poi, al 2nd e 7 centrale di Goff manda liscio l'anticipo di Merryweather (7-0 Lions): meglio piazzato Diaby nella deviazione da sack-fumble che Tampa trasferisce dalla propria parte recuperando palla con Roberts, pur senza acquietare le galoppate ripetute di Gibbs, sprone evidente, ma nello specifico magari non granché da assecondare, ai fini di un troppo profondo esterno di Goff destinato incompleto a TeSlaa in una totalmente indifesa zona di mèta avversaria. Nulla di grave, comunque, se McNeill mura Mayfield e Raymond rimedia da solo ad un suo blocco illegale precedente, liberando così l'accelerazione maestosa - 78 yards - di Gibbs, incontrastabile una volta imboccato il tunnel di passaggio spalancatogli dai blocchi di Sewell/Ratledge (14-0 Detroit): da celebrare anche lo scippo-fumble di Robertson a Shepard, lisciato in terra da Wirfs e ricoperto da Hutchinson per una rigiocata non esagerata di Montgomery, eppure ugualmente utile alla collocazione a distanza accettabile di un field-goal, viceversa mancato, da Bates, ma è sempre più celere la Detroit di stasera, qualora abbia da rivalersi di qualcosa sugli avversari, stavolta spossessati da un intercetto alto, sfilato da Maulet alla presa di Otton, coi Buccaneers qui non da meno nella combo tra il supersack di Tykee Smith e il bel controintercetto in arretramento, a Goff, siglato Jamel Dean, che Mayfield, perso nel frattempo Evans infortunato, ribalta da Shepard/Tyler Johnson, fino al field-goal a bersaglio di McLaughlin (3-14). Forse la scusa che i Buccaneers cercavano per invitare finalmente alla partita Rachaad White/Egbuka, mentre il succitato e già rodato Tyler Johnson viaggia scattante per il touchdown scartando sulle punte il contatto finale di Harper (9-14, Whiteside allontana dal centro della endzone l'accordo di conversione alla mano Mayfield-Otton): punti, però, immediatamente recuperati, ad ennesima riprova dell'odierna rapidità di reazione di Detroit, dallo scatenato Gibbs che, dalle proprie 27 in giù, attacca Tampa praticamente da solo, anche ad inclusione generale di un personale sprint di chiusura, rimbalzante sul blocco di Sewell e 'girato' in touchdown tra McCollum/Winfield (21-9 Detroit). I Bucs, al contrario, inciampano in un drop in ricaduta - Otton - da 4th e 4 di Mayfield e fanno poco di un susseguente sack addossato a Goff da Nelson: Bates, infatti, imbusta con l'ausilio del palo il field-goal del definitivo 24-9 Lions.


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