NFL 2025 WEEK 6 - Vikings 22 Eagles 28
- Fabrizio Mancini
- 8 ore fa
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All'improvviso Philadelphia Eagles va sotto 0-2 in stagione, e si ritrova la trasferta di Minneapolis, seconda di fila, quale pagina successiva di un calendario che, nel turno precedente, ha visto i Vikings dell'ex Wentz osservare un salutare bye: Hurts, perciò, apre con un immarcabile sneak da 4th down, giocata-simbolo del quarterback ospite, coadiuvato sul veloce da Barkley e, attraverso le ultime 37 yards dell'US Bank Stadium, dal marcatore del primo touchdown della partita, ricevuto da A.J. Brown alle spalle di Metellus (7-0 Eagles), Wentz valuta meno freneticamente, invece, il suo grado di coesistenza con Thielen/Addison, ma deve pure rincorrere all'indietro uno snap sballato, da lui riacchiappato, proprio al millimetro, su Ojulari: Wright imbuca i pali di Phila (3-7), il preannuncio a sorpresa dell'intercetto, riportato in endzone, da Hunt (14-3 Eagles) e presagio cattivo di un holding di Oliver che arretra Wentz al punto di poter sparare profondo, fintamente deresponsabilizzato, un secondo turnover-pass tra le mani avversarie di Mukuba. Senza conseguenze di producente rimessa avversa, d'accordo, ma urge comunque, per Minnesota, con Jefferson/Oliver e il field-goal del 6-14 di Wright, rimettere un minimo di ordine sul tavolo, a dispetto ulteriormente ostile dell'holding da 4th e 1 di Brandel che, 10 secondi prima, nega il discorso-touchdown, sul breve, Wentz-Addison: Mason tiene comunque botta a suon di run, pur se non oltre gli esiti del 3 su 3 al piede di Wrigth (9-14), indeboliti altresì da Isaiah Rodgers, disinvolto quando lascia passare impunita la bomba spiovente, dalle 21-Eagles, Hurts-DeVonta Smith (21-9 Phila). Eppure Minnesota concorre ancora gagliarda, guadagnando una flag a favore - Hunt -, tuffandosi con Nailor di là degli spiccioli di un 2nd e 14 e - Mason - scattando nell'angolo della endzone, immune al doppio tackle oppostogli da Baun/Mukuba (16-21): Hurts, di contro, risale per le 30-Vikings sulla groppa capace di DeVonta Smith, ma l'errore al calcio di Elliott modifica un bel nulla in uno score qui allettante, visto almeno dalle prospettive di Wentz, ok in serie da Addison ma, autorizzato Wright alla realizzazione del field-goal del -2 (19-21), distanziato come tutta Minnesota da Barkley per i preliminari e, più avanti, dal centrale-touchdown Hurts-A.J. Brown, totalmente ignorato nei propri doveri di copertura, da Murphy (28-19 Eagles). L'hanno quasi persa, ormai, i Vikings, pur non risparmiandosi - lo sport, del resto, lo si gioca così - il piacere agonistico di attaccare until the end: Wentz, allora, tira fuori Addison da un 4th e 2 e Wright, fin quanto si può, acorcia il gap: 28-22 finale Philadelphia.
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