NFL 2025 WEEK 6 - Commanders 24 Bears 25
- Fabrizio Mancini
- 3 giorni fa
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Un'altra partita serale per Washington Commanders e Chicago Bears, a campi invertiti rispetto alle precedenti, al via con Zaccheaus e la catch and run di Swift, poi il field-goal ok di Moody, debuttante odierno dei Bears (3-0) e un fulminante tuffo ben oltre le 30 di Chicago - Samuel - a non mandar sciupato il precedente roughing a favore di Sweat, onere che, al contrario, tocca all'intercetto, proprio a ridosso della endline, di Brisker. Caleb Williams, da lì, si riorganizza con un doppio D.J. Moore, spazia su Loveland e rimette Moody a calciare nei pali di Washington il 6-0 Bears, ancor più avvantaggiato dalla residua distanza-touchdown quando, roba di secondi, Sweat spossessa Croskey-Merritt per la ricopertura del fumble, ravvicinatissima, di Gordon: Odunze/Swift, infatti, riducono la strada da fare e proprio Caleb Williams scrambla in endzone (13-0 Chicago), ma Daniels gli risponde a tono, punendo il facemask di Nahshon Wright con il 2nd e 10 altezza 22 che l'altro Moore del match, Chris, gli agguanta nel puntuale passo di arretramento del 7-13. E' Swift, qui, a reinnestare una quinta marcia finora mai scalata, ma Luvu svia dalla traiettoria di Odunze un 4th e 1 firmato Caleb Williams, dal quale la fuga esterna di Croskey-Merritt procura a Matt Gay, da metacampo, un field-goal impreciso - palo -, ma da egli stesso corretto a punti alla ripresa del terzo quarto, e da appena più indietro, grazie a Ertz/Croskey-Merritt (10-13): a Chicago, sempre avanti, interessa intanto rimanerci, se Caleb Williams inoltra Odunze/Burden laddove Moody, tramontata l'ipotesi-intercetto di una deviata incompiuta di Sainristil nelle 5 ospiti, ha modo di indovinare quel 16-10 Bears al piede, che McCaffrey prima insegue di ritorno, poi sorpassa sul 17-16 Commanders, raggiunto in endzone da uno spiovente da 33 yards di Daniels, colpevolmente sottovalutato da Brisker. Chicago, sotto per la prima volta in partita, si adatta ai fatti con un'altra immane accelerazione di Swift ma, a dispetto di Monangai/Burden, Moody si fa stavolta ribattere il relativo tiro al piede da Payne, mentre Daniels gioca più fluido con McCaffrey/Lane, fiondando in chiusura da Ertz, sul fondo della endzone, un confortante +8 Commanders (24-16): ma l'errore che costa grosso, stavolta, lo commette, imperdonabilmente, Washington, pensando - Martin - ad una uscita laterale palla in mano di Swift, viceversa giù diretto, di catch and run, fino a mèta (22-24, Zaccheaus droppa il servizio di conversione di Williams) e, come spesso accade, tutto si ribalta di nuovo nell'handoff da fumble Daniels-Croskey-Merritt rubato da Nahshon Wright. Gli ultimi sforzi di Swift pugnalano i Commanders quanto i primi, Loveland annulla pure un 3rd e 5 e così, esattamente come a Las Vegas due settimane fa, Chicago vince di field-goal allo scadere, sempre - tra parentesi - 25-24: con l'unica differenza che, a segnare il field-goal decisivo, è Jake Moody.
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