NFL 2025 WEEK 5 - Saints 26 Giants 14
- Fabrizio Mancini
- 10 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Altri New York Giants quelli comandati da Jaxson Dart, ma nello sport la prova più difficile per un giocatore debuttante resta sempre l'appello, che oggi la NFL gli calendarizza al Caesars di New Orleans: ospiti più intraprendenti in partenza, con un Bellinger da più di 30 yards e l'interferenza di McKinstry ad delegare proprio Dart, sull'ultimo scrimmage del campo, ad un frontale-touchdown ben ghermito da Theo Johnson (7-0 NY). A proposito di giovani quarterback, da considerarsi, sponda-Saints, anche i progressi visibili di Rattler, pur se al netto di un suo primo drive subito da cestinare, se solo Banks non commettesse su Olave il fallo che annulla l'intercetto ospite di Holland: Vele/Shaheed, dunque, possono riproporsi, assieme a Kamara e al field-goal di Grupe, dal quale NY, godendosi il bel ritorno di Olszewski, colpisce con Slayton e il 3rd e 8 centrale perfettamente infilato al nanomillimetro, sempre da Dart, tra McKinstry/Sanker (14-3 Giants). Ad appoggiare Rattler ecco, allora, in aggiunta ad Olave, le finte del rientrante Taysom Hill per guadagnarsi l'imbocco raddoppiato di un 3rd e 1, con l'ex Adebo che, senza disperarsi troppo, sfiora un intercetto in quota, Grupe nei pali dalle 53 (6-14) e una debordante, imprevededibile catch and run di Shaheed, inseguita a vuoto da Nubin (13-14): due intereferenze di fila di NY, poi, servono da sole a riportare al calcio - out - Grupe, ma lo strattone da fumble, a Slayton, di Demario Davis mobilita un bel ritorno di Sanker, preludente al field-goal - out di Grupe, mentre è Rattler, da Cooks/Kamara, ad allungare ancora la rimonta louisiana (sempre Grupe al piede, 16-14 NO). Quattro minuti appena di terzo quarto, poi, e Dart perde senza disturbi esterni il possesso di conduzione di un pallone raccattato da Cameron Jordan, con Kendre Miller poderoso nella progressione di avvicendamento agli introiti procurati a Rattler da Olave/Juwan Johnson: anzi, messe così le cose, potrebbe essercene anche di più di un field-goal - del quale però Grupe si accontenta (19-14 Saints) - per NO, cui tuttavia fa sempre più gioco forte la propria altra metà del campo dove, tra Dart/Bellinger, i Giants affacciano le 15 avverse, ma lì fermandosi tra le braccia nodose del tackle-fumble, su Skattebo, di Bresee, ritornato nella lontanissima endzone newyorkese da Howden (26-14 Saints). L'intercetto altezza 5-Saints di McKinstry, di castigo alla temerarietà extratasca di Dart, solo il primo di un altro successivo, in volo, respinge indietro quindi una NY stavolta sostenuta invano da Wan'Dale Robinson, incoraggiando un 4th e 5 Rattler-Shaheed non ripagato al piede da Grupe. Ma ormai è fatta: vince NO.
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