NFL 2025 WEEK 4 - Steelers 24 Vikings 21
- Fabrizio Mancini
- 30 set
- Tempo di lettura: 3 min
Trionfanti solo in trasferta, finora, i Pittsburgh Steelers, ai quali perciò non dovrebbe dispiacere troppo il dover disputare sul neutro europeo di Dublino il match - altrimenti casalingo - di odierna opposizione ai Minnesota Vikings, match che il sack 'ospite' di Redmond apre a distanza di un pugno di secondi dal kickoff: un successivo abbraccio di Chuck Clark fagocita quindi lo scatto esterno di Mason, con rubata valida, ma oltre il campo regolare, di Jalen Ramsey, che peraltro si infortuna proprio nel ritornare in endzone la palla di un touchdown nemmanco assegnato per summenzionata interruzione pregressa del gioco. Il gran sack di Queen a Wentz certifica, poi, l'accettabile esborso ridotto, estorto agli Steelers, dal field-goal ok di Reichard (3-0 Minnesota), mentre Metcalf, al difficile fine di addomesticare il 3rd esterno di Aaron Rodgers altezza 35-Vikings, si presenta con un volo-meraviglia, preludio di pregio all'imprendibile sprint-touchdown di Gainwell (7-3 Pittsburgh): da un altro sack giallonero a tirar giù da dietro Wentz, dalle proprie 20 alla endzone, straripa invece la catch and run trasversale di un medesimo, straordinario Metcalf (14-3 Steelers), con inutile, ma non dannoso, trapasso-Minnesota di un 4th minimo - Mason - se Elliott intercetta Wentz, Broderick Jones incrocia casualmente la strana traiettoria di un tackle-fumble subìto da Rodgers - Greenard - e, imposto da un sack-Vikings da buttafuori arrabbiato, sempre di Redmond, il field-goal dalla breve di di Boswell si imbatte nella ribattuta di Isaiah Rodgers. Wentz, perciò, decisamente più sollevato, riparte doppio dalle garanzie di qualità assicurategli da Jefferson, con intercetto-Steelers di Slay al di fuori dell'area-endzone avversa, conseguente field-goal a segno di Reichard (6-14) e nuova, positiva selezione-Vikings - Thielen - al rientro dall'intervallo, sciupata (assieme ad un sack-fumble di Elliott, ricoperto da Oliver) dall'intercetto ravvicinato, appoggiato centralmente a T.J. Watt, dal Wentz evidentemente non tranquillizzatissimo di cui appena sopra. Il contrattacco di Pittsburgh, così, si sviluppa da uno snap imperfetto corretto per Washington da Aaron Rodgers e trova prosecuzione sulle spinte inviperite di Gainwell, quella vincente, interna alle 5, con salto secco oltre Isaac, il corrispettivo Rodgers di sfida (21-6 Steelers): in termini di contributi alternativi, comunque, Kaleb Johnson/Austin fanno tutt'altro che steccare Pittsburgh, con Boswell a mettere nei pali il 23-6 Steelers dalle 33, Hockenson di forza al di là dello scrimmage protettivo di un down non ancora scalfito e Wentz accurato da Zavion Scott nella sfoderata di una calibrata alla-touchdown, persino ripetuto più o meno uguale, in azione di conversione, sull'altro versante della endzone dove, eludendo il tuffo difensivo di Pierre, ad agguantarlo è appostato Nailor (14-23). Gainwell, intanto, torna a far vittime a catena, non importa se come ritornatore o nelle vesti di un classico runningback da drive, arenandosi tuttavia nel pieno risolutivo di un 4th e goal, occlusogli da Murphy, il vitale cambio di possesso che Wentz rovescia sul lungo da Addison, alle spalle di una sbilanciatissima Pittsburgh, per poi muoversi furbesco in uno spostamento esterno dirottante gli Steelers lontano dalla strada, imboccata viceversa da Nailor (21-24), dell'angolo-touchdown più vicino (21-24). Come all'inizio del confronto, alfine, ecco Pierre portar via a Wentz, ma di nuovo in incompleto, un intercetto da strappo, riscattato dal solo Hockenson in una schermaglia di flag che svantaggia Minnesota, altresì trafitta in serie, quindi, da un intentional grounding, seguito in coda dal 4th e 12 conclusivo Wentz-Addison, respinto in quota da Elliott: vince Pittsburgh.
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