NFL 2025 WEEK 3 - Commanders 41 Raiders 24
- Fabrizio Mancini
- 23 set
- Tempo di lettura: 2 min
Almeno fino all'adeguato perdurare di una calante resistenza finale ospite, Commanders e Raiders giocano oggi, al Northwest Stadium di Washington, la versione 2025 di una delle tante classicissime della NFL sinceramente divertente, con diversi, stuzzicanti spunti tecnico-atletici inaugurati da un formidabile kickoff-return di Deebo Samuel, cui Rodriguez fa da valido prolungamento, fino all'ultimo scatto, in touchdown, di Marcus Mariota, titolare in luogo dell'infortunato Daniels (7-0 Commanders). Di là, in un contatto da lunga distanza, paiono comunque ben disposti a non risparmiarsi anche Geno Smith-Meyers, con la toccata alta di Will Harris che quasi origina l'intercetto volante di Reaves (al piede Carlson, 3-7) e un'altra accelerata dello stesso Mariota, cui Booker pone un traumatico fermo da fumble (ricopre Kelly): non da meno è il sack avverso, a Smith, di Armstrong, con improvvida violenza non necessaria di Pola-Mao a chiudere a Washington i conti di un 2nd e 20, risalito nemmeno di metà percorso da Samuel, prima tuttavia del field-goal mandato out da Matt Gay altezza 37 e di un intercetto a Smith, intuito ma imperfezionato dal duo-Commanders Amos/Will Harris. Mariota, allora, su Ertz, cerca di riconsegnare alla partita una più regolare armonia ritmica, ben assistito, al netto pesante, però, di due flag di fila contro Wylie/McLaurin, dalle maniere travolgenti di Croskey-Merritt: il calcio di Gay stavolta insacca i pali (10-3 Washington), anche Jeanty attacca a muoversi dai propri punti di partenza, ma di ben meglio Geno Smith ricava da Bowers e, sull'esterno della endzone ad aspettarne, oltre Luvu, lo spiovente del pari a 10, Tre Tucker, al quale però, appena 50 secondi più tardi, una maxi-run di McNichols, sventrando i placcaggi di Chinn/Roberts, uccide l'esultanza (17-10 Commanders). Del congedo di un buon primo tempo complessivo, allora, ecco interessarsi Mariota-Ertz, ma ad indirizzare di nuovo nel bersaglio da 3 punti il field-goal di Gay (20-10 Washington) è soprattutto il facemask di Koonce, con Smith accompagnato a terra, alla ripresa, dal sack di Von Miller e Lane giù in endzone nell'estensione da 90 yards esatte di uno strabiliante secondo ritorno vincente washingtoniano (27-10 Commanders): un massimo vantaggio di giornata che, se Mariota-McLaurin non riescono subito a dilatare per la correzione di un replay sulla distanza complessiva delle yards utili per ufficializzare una loro profondissima - 57 yards - connessione-touchdown, tocca a McCroskey-Merritt sancire, penetrando la endline tra i blocchi di Biadasz/Yankoff (34-10 Commanders). Meyers, comunque, sembra averne ancora per volare all'acchiappo di un 2nd e 14, chiuso del tutto dal 4th minimo triplicato da Geno Smith che, cambiando poi direzione altezza 10, manda Tucker a doppietta personale (16-34, la conversione di Jeanty sbatte sulla sbarra di Payne), mentre se la vede assai magra Laube, respinto due volte in 30 secondi (Reaves/Luvu) su uno stesso scrimmage, compreso il 4th down di commiato dal drive. A perdere così non ci sta affatto, però, Geno Smith, accoppiato di nuovo in zona-touchdown a Tucker, contro Sainristil, unico superstite di una assente secondaria-Commanders, attraverso oltre 6/10 di campo, con un acrobatico Bowers a tener stretta a punti una seconda conversione (24-34) e una corrispondente latitanza difensiva, qui a responsabilità ospite, a presidio del centrale Mariota-McCaffrey che, da corto iniziale, diviene infinito totale. 41-24 Washington.
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