NFL 2025 WEEK 2 - Bengals 31 Jaguars 27
- Fabrizio Mancini
- 16 set
- Tempo di lettura: 2 min
Fortunati a Cleveland domenica scorsa, molto meno oggi i Cincinnati Bengals, fosse anche soltanto per l'infortunio al piede accusato, contro degli agguerritissimi Jacksonville Jaguars, nel secondo quarto da Joe Burrow, fuori partita da quel momento fino al termine: Lawrence, da parte sua, valuta subito la buona vena di Brian Thomas/Strange, liftando per Dyami Brown in fondo alla endzone il 2nd e 6 del 7-0 Jaguars, con l'insistere di una gran catch and run (Tuten) e il volo in presa, ancor più bello, inscenato da Parker Washington. La stonatura conclusiva suona invece nell'intercetto-Bengals in endzone di Daxton Hill, funzione primaria della relativa risalita tigrata di Fant, con Chase ad incontrare a punti, battendo Tyson Campbell, il 3rd e goal corto di Burrow (7-7): guardano comunque avanti, nel super rushing di Etienne fin sulle 11 avversarie, i Jags, di nuovo a mèta tramite scatto secco di Tuten ad annichilire Sample (14-7 Jacksonville), per poi sackare Burrow - Armstead - con l'annesso k.o., già menzionato, del quarterback di Cincy. Intanto, però, ecco Battle intercettare di nuovo Lawrence, con il sack di Trevon Walker battesimo sonoro di Browning e McPherson bene tra i pali (10-14) dopo una vivace catch and run di Chase, rispedito al mittente da Little (17-10 Jaguars, a dispetto di un malfermo posizionamento sull'erba dell'ovale) previo 3rd e 7 Lawrence-Washington: la perentoria puntualizzazione dell'annullamento al review di un intercetto di Stone, anche questo pareggiato da Jacksonville (Murray), ma con una miseria di tempo a disposizione di lì all'intervallo per l'eventuale azione punitiva di replica. Alla ripresa Chase moltiplica la propria immaracabilità, nonostante sui tabellini che contano ci finisca lo splendido aggancio monomano in endzone - di Tinsley - sull'esterno dalle 13 di Browning (17-17), assieme all'intercetto/ritorno-Jaguars di Wingard, da cui lo sprint di Etienne, spianato a mèta da un doppio blocco Dyami Brown/Mundt (24-17 Jacksonville), esattamente come agirà sull'allungo in touchdown di Higgins, dall'altra parte, un maldestro scontro fratricida Wingard/Campbell (24-24). Qui è il facemask di Ossai l'incentivo per schiodare, da parte Jags, questo ennesimo stato di equilibrio, ma Lawrence se la vede ugualmente brutta sull'evoluzione di un suo 3rd centrale che, deviato in endzone da Battle, non incontra di millimetri l'intercetto di Taylor-Britt: Little, allora, salva al piede capra e cavoli (27-24 Jacksonville) e ci sarebbe Lloyd a riportare trasversalmente lontano un fondamentale intercetto a Browning, se solo Brian Thomas trattenesee, a mezza spanna dalla mèta, un comunque fin troppo temerario 4th e 5 scagliatogli alla figura da Lawrence. Di 4th down, perciò, eccoli perire due volte i Jaguars, tra Chase Brown e una interferenza di Walker, con Gesicki ok al limite di uno scrimmage che, più avanti, Browning - sì, proprio lui, il vice-Burrow - supera in mischia, a cavallo dello sneak del sorpasso. 31-24 Bengals.
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