NFL 2025 WEEK 16 - Colts 27 49ers 48
- Fabrizio Mancini
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Persino l'onore di una notturna per Philip Rivers, pur se in contemporanea alle complicazioni di un calendario che, dopo i Seattle Seahawks, appone sulll'accidentato cammino poststagionale dei Colts i San Francisco 49ers, ben più vicini dei biancoblu di Indianapolis all'obiettivo in esame: è Jonathan Taylor il primo a farsi seriamente sotto, oltrepassando - come Downs a seguire - un 3rd down, porta quindi a mèta i Colts proprio Rivers, attraverso il bel centrale-touchdown del 7-0 iniziale strappato da Pierce alla mancata opposizione di Ji'Ayir Brown, con Kittle che, di là, si solleva in presa al di là di un possibile intercetto di Pratt, in divenire ad un un 2nd e 8 altezza 22 fotocopiato a punti pieni, rispetto alla dinamica della precedente marcatura avversaria, da Purdy-Demarcus Robinson (7-7). Le mani di Ji'Ayir Brown, nel frattempo, invadenti sul ritorno di Abdullah, riscattano il loro proprietario mediante la ricopertura-fumble di Tonges, con Kittle ancora implacabile di rigiocata e Purdy ad innestare dentro le prime porte della endzone anche McCaffrey (14-7 49ers), mentre Rivers, dal medio dell'arretramento di Indy da holding di Tucker, incrocia diretto, sempre su Pierce e davanti a Luter, un 14-14 parziale sul quale, oltre a McCaffrey medesimo, lavorano di trascinanti ripartenze Purdy-Kittle, ben connessi in touchdown dall'extratasca del primo (21-14 SF). Al quale, poi a preludio del down cronologicamente sopravvenente, Farrell preserva un fumble da contatto - Latu - che, fino al field-goal del 24-14 Niners di Pineiro, Skyy Moore/Bourne sanno come amministrare, alla maniera paritaria di Downs/Jonathan Taylor, a loro volta frenati da un temporaneo ostacolo-flag eretto a loro detrimento da Goncalves: altresì nei pali, infatti, il calcio da 3 di Grupe (17-24) e ancora determinanti Skyy Moore/Bourne, seppur rispediti indietro dalla barra trasversale che, allo scadere del secondo quarto, respinge il field-goal dalle 64 di Pineiro. Cambia poco al rientro, però, anzi: perché, di fianco a Kittle, Purdy scatena Jennings, allargandogli nei guanti, dalla breve, l'esterno del 31-17 49ers, con Pittman ideale fruitore, via Rivers, del plus di una scorrettezza avversa (Lenoir), Grupe a bersaglio da metacampo (20-31) e Purdy-Jennings riuniti nel nome del field-goal di replica imbucato più avanti da Pineiro (34-20 SF). Alle residue chance di riaccostamento di una Indy... indomita, con un doppio Warren, coopera la penetrazione secca in endzone, alle spalle di Nelson, di Jonathan Taylor (27-34), ma l'accelerazione-super di McCaffrey, bissata dall'ex Panthers in formato ricevitorio per il 41-27, non commuove affatto SF, pronta già a distanza di secondi a defraudare Rivers di un sack-fumble, di Collins, viceversa trattenuto ai Colts da Pinter: l'intercetto di Bynum è l'illusorio picco finale della prova generale di Indy, soddisfacente nonostante l'iniquo risultato statistico inciso nella pietra dello score dal controintercetto a Rivers, recapitato in touchdown da Winters a 3.26 dal termine. 48-27 Niners.


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