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NFL 2025 WEEK 15 - Saints 20 Panthers 17

  • Fabrizio Mancini
  • 10 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Riposati dal bye di Week 14, felici per la sconfitta di Tampa - vs Falcons - nell'anticipo di Week 15 e destinati alla testa della NFC South in caso di vittoria a New Orleans i Carolina Panthers: attenzione, però, perché anche pure i Saints, loro avversari odierni, i Buccaneers li hanno battuti e, proprio per questo, Carolina parte forte, sia lungo lo sviluppo plastico del tuffo esterno di Coker che al seguito dell'accelerazione muscolare di Dowdle, spinta a mèta dalla linea ospite addosso/oltre il contenimento sconfitto di Rumph (7-0 Panthers). La risposta di NO, per il tramite di un duplice prodigio di Vele, la alza di tono il passaggio minimo di un 4th down - Shough - e la super-run di Neal, ad abbattere come spaventapasseri Robinson/Derrick Brown, dentro lo stretto-campo finale della residua redzone di Carolina (7-7), ma è in una emergenza da paritario 4th down che Bryce Young indovina su McMillan la soluzione di un improvviso ripiego alla mano, anche bissato, direzione endline verso lo stesso ricevitore biancoceleste, indotto qui al drop da una opportuna intromissione difensiva di Riley: Fitzgerald segna almeno al piede per il 10-7 Panthers, con Legette, di rientro post-intervallo, pronto al riscatto nei recessi iniziali delle 35 di NO, dove Hubbard rilancia di catch and run trasversale per uno splendido spiovente di taglio d'angolo-endzone Young-Coker (17-7 Carolina). Da uno spaventoso impatto-fumble, poi, contro un tackle da reverse Mike Jackson-Tipton, la ricopertura di Radunz castiga la droppata bassa di Rozeboom, con scramble di Shough che, ormai sua assodata specialità, unito ai compiti di realizzazione al calcio, assolti a punti da Smyth, procaccia a NO un 10-17 osteggiato sì da Dowdle, pur senza quella felice prosecuzione potenzialmente garantibile da Hubbard, stoppato infatti, al salto, da Bullard, sullo scrimmage di un 4th e 1: ma neanche appaga la foga dei Saints l'uscita arrischiata, via Estime/Juwan Johnson, da un 1st e 14 da holding nerodorato (Fuaga), se la transizione da un field-goal di Szmyt, buono quanto invalidato dal contemporaneo offside-Panthers di Smith-Wade, al rischio di shotgun da 4th down ribattuto a Shough, per questione di nanomillimetri, da Rozeboom, lascia NO amaramente a secco. Il tutto a fronte delle speranze supplementari che il Mercedes Benz Stadium crede ancora di poter riporre, attraverso lo sbattersi di Austin/Tipton, nel gran centrale-touchdown di incontro Shough-Olave, con difesa volante di Horn a vuoto (17-17): specie, soprattutto, quando un decisivo duello tra gli Young di maglie contrarie se lo aggiudica il Chase dei Saints nel sack di richiamo all'assalto delle fiere rigiocate di Estime/Olave, tra un fallaccio da violenza non necessaria di Ransom e, col brivido del responso sulla paternità di una flag, alla fine affibbiata ai Panthers, il field-goal di Szmyt allo scadere. 20-17 NO.

 
 
 

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