NFL 2025 WEEK 14 - Lions 44 Cowboys 30
- Fabrizio Mancini
- 2 ore fa
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Due vittorie di fila su Eagles e Chiefs inducono i Dallas Cowboys ad ambire anche ad una terza W, fosse pure sul non inviolabilissimo, quest'anno, Ford Field di Detroit: con una immediata, incontenibile minaccia-Gibbs da disinnescare, però, mentre tutt'altra cosa risulterà sackare Goff (Houston) per, alla fine, neanche troppo, disperarsi sulla conseguenza del field-goal del 3-0 Lions, specie se Pickens/Ferguson fanno parimenti tribolare la retroguardia di casa, pur se solo al costo del calcio del pari a 3, altezza 57, di Aubrey. Goff, allora, rivisto/annullato dagli arbitri un sack non da safety di Campbell a danno rimediabile di Prescott, imposta il playbook di Detroit su St. Brown, ricevitore impeccabile, come al solito, quanto altresì capace di 'bloccare' una reverse di Gibbs, da touchdown senza un piede in fallo oltre linea laterale, ma con pronta correzione personale in uno sprint implaccabile per Donovan Wilson (10-3 Lions): di là tocca viceversa al gregariato di Firkser/Flournoy introdurre il defilato affondo esterno, via da Robertson, di Lamb, mentre un gran volo in presa distinge ancor meglio Spann-Ford, anche lui, però, risarcito dal minimo del field-goal del 6-10 di Aubrey. Pieno, al contrario, il riscatto di Detroit, quando Ferguson, ad un minuto dal salvataggio di un sack-fumble di McNeill, cade preda di un predatorio assalto triplo avversario, con Campbell/Branch a portargli via il possesso, Jameson Williams a sfiancare i rientranti difensori di Dallas e Montgomery diretto esecutore del resto dell'opera di conquista della endzone, una volta poggiatosi, fin dalle 35, sul blocco di Ratledge (17-3 Lions): alla buona ritornata di risposta di Turpin, comunque, Lamb/Pickens riconoscono quel valore che un secondo field-goal over-50 (yards) di Aubrey fa schizzare nei pali - 6-17 -, nonostante il contributo all'inverso di una interferenza di Revel, olio caldo sui diversi litri di acqua bollente disseminata appena prima da Gibbs sull'erba territoriale nemica, sorvolata nel proprio residuo, di tempo e di estensione, dal field-goal di fine secondo quarto di Bates (20-6 Detroit). Al rientro dall'intervallo, poi, la pressione schiacciante di Robertson forza per l'intercetto di Barnes un drop di Pickens, con Revel sconfitto anche dall'imprendibilità del perfetto esterno-touchdown ad uscire Goff-TeSlaa (27-6 Lions), dal quale è Lamb ad emergere imperioso, tra una nuova quasi persa di Pickens che, osteggiato dal duo Ya-Sin/Maddox, incontra il recupero-Cowboys di Tyler Smith, lo scatto buono di Javonte Williams (13-27) e la proprompenza del suo omonimo di maglia-Lions Jameson, a rimorchio di Gibbs, ma metaforicamente ricacciata indietro assieme al field-goal di Bates, ribattuto da Sam Williams in fase di partenza. Può crederci nella rimonta Dallas, con Prescott da Flournoy/Ferguson, tutti a loro volta pugnalati da una doppia flag a sfavore e il field-goal di Aubrey (19-27), stralciato tuttavia allo stesso modo da Montgomery/Javonte Williams, puniti incolpevolmente entrambi, infatti, da un holding di Ratledge: Aubrey segna al calcio (30-19 Detroit), Robertson non frena subito la catch and run di Flournoy dalle 42 alla endzone e la crisi di Revel prosegue anche quando Ferguson lo precede nell'agguantata di conversione del 27-30. Non che, però, Dallas arrivi ad arrangiarsi meglio su Jameson Williams/Gibbs, il secondo un'anguilla immarcabile attraverso l'ultimo down disponibile (37-27 Lions), a seguire ecco pure Muhammad ok su Prescott con un basso sack retroscrimmage riazzerato - 2nd e 19 - da Flournoy per una ripresa momentanea di Pickens e il drop senza intercetto di Javonte Williams, beneficiato al piede da Bates (30-37) solo per finire, ben presto, nella morsa di una triturante progressione trasversale di St. Brown, ampliata a punti, letalmente filtrante alle spalle del blocco di Colon, da Gibbs. E da chi, altrimenti? 44-30 Detroit.


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