NFL 2025 WEEK 14 - Bills 39 Bengals 34
- Fabrizio Mancini
- 1 giorno fa
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Vincenti due volte di fila con Burrow a inizio stagione, rivincenti con Burrow, domenica scorsa sui Ravens, ora che siamo quasi alla fine del campionato: parliamo dei Cincinnati Bengals e del loro difficilissimo 2025, contro i quali, sotto la neve di Buffalo, i Bills cercano punti di propria classifica fondamentali, in una giornata all'apparenza pessima non solo per ragioni di meteo, se Perine piega tre avversari per penetrare un 3rd e 6, contagiando Chase Brown nella forzata insistenza del suo rushing conclusivo (7-0 Bengals). Knox, tuttavia, si rilancia subito in progressione, raggiungendo livelli eventualmente avvicinabili dal solo Ty Johnson, non inciampasse, in piena fuga, algli interni primari delle 15 di Cincy: Prater deve, così, calciare il 3-7, mentre Burrow convoca Gesicki per un'operazione di presa volante che Higgins, spostando in endzone un incerto Hairstone, non ha bisogno, in via acrobatica, di emulare (14-3 Bengals). Josh Allen, di là, riprende perciò a dirottare i Bills dal già ben testato Knox, facendolo precedere ad un laborioso 4th e 4 ben servito, pur da ostica posizione extratasca, a Gabriel Davis: una assistenza similare, destinazione endzone proprio in mezzo a Knight/Carter, gliela accetta quindi Shakir, come esce altresì somigliante lo sviluppo del tema susseguente, servito di conversione, all'inappuntabile Knox, dal quarterback di casa (11-14). E' Gesicki - 3rd e 7), viceversa, ma non solo lui, l'attuale terminale prediletto di Cincinnati: Iosivas, infatti, si procura una interferenza a favore - fallo di Taron Johnson - girata da Burrow nel primo angolo-touchdown, all'incontro del gran tuffo di Chase Brown (21-11 Bengals, convalida un challenge), a replica del quale Allen, sguinzagliato Cook, incoccia di 4th e 3 la ribattuta delle mani di Murphy. L'incidente - e mica il primo odierno - di percorso al quale Buffalo, stavolta, rimedia sia sackando blindisde Burrow (Benford) che calpestando, via Allen/Cook, le rovine di una interferenza di D.J. Turner, lo stesso colpevole del mancato taglio d'anticipo di un 2nd e goal abbrancato da Kincaid in endzone (18-21), con Knox sempre più dominante, come appelleremmo proprio Cook, se l'holding-Bills di Van Denmark influisse non solo sulla validità della volata a punti pieni del runningback di Buffalo, ma anche/soprattutto su un suo sprint ultraravvicinato, strappatogli pre-touchdown dal Turner di cui sopra: dalla ricopertura-fumble di Burks, così, Perine riattiva il braccio di Burrow, ok in primis da Chase/Higgins, poi perfetto nel piazzato a scendere a mèta, al di là di Taron Johnson, per Gesicki (28-18 Cincy), ma uguali incombenze spettano, tra Shavers/Kincaid, ad Allen, con l'aggiunta determinante di un personale allungo-touchdown da 40 yards esatte, lasciato andare troppo incolume dai Bengals (25-28) che, da qui al termine, finiranno ulteriormente annichiliti da due intercetti di fila, il primo riportato in endzone da Benford, l'altro - pre-toccato da Jordan Phillips - che Epenesa conserva e, con l'aiuto di Knox, fa fruttare, attraverso il 4th e goal dalla breve Allen-Shavers (39-28 Bills complessivo). Le proprie assunzioni di colpa, plurale necessario, sia chiaro, i campioni come Burrow se le prendono cercando di mettervi riparo: Gesicki gli tiene corda, al pari della fenomenale coordinazione di Higgins nell'aggancio monomano, sul traguardo-touchdown dell'ultimo quarto di campo esterno avversario, di un -5 ancor meglio ridiscutibile qualora Burrow, in avanzamento da conversione, involontariamente intralciato da un compagno, non perdesse l'ovale, recuperato di nuovo da Epenesa. 39-34 Buffalo.


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