NFL 2025 WEEK 13 - Buccaneers 20 Cardinals 17
- Fabrizio Mancini
- 20 ore fa
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Tampa ritrova già Baker Mayfield, dopo l'allarmante infortunio alla spalla della scorsa settimana, e meno male, perché oggi, al Raymond James Stadium, i Buccaneers devono sudarsela cara contro l'ennesima versione diversa, stavolta iperconvincente, dei lunaticissimi Arizona Cardinals stagione 2025, non per caso già eliminati dalla selezione dei prossimi playoff e gli unici, finora, ad aver perso dai Tennessee Titans. Nei Bucs torna anche Bucky Irving, ma chi inizia a scorribandare veloce è soprattutto, dall'altra parte, Zonovan Knight, mentre Brissett, fino al 2nd e 4 deviatogli da Dean per l'intercetto di Winfield, crede di poter spaziare tranquillo tra Harrison/McBride: un successivo sack di Josh Sweat, poi, sgambetta alle caviglie Mayfield, già in partenza di partita steccato con fumble dallo stesso difensore avversario, seppur graziato dalla ricopertura di Rachaad White, ma Tampa resiste rilanciandosi, a ruota di Irving, con Godwin - bello il lift di servizio centrale a lui indirizzato dello stesso Mayfield - per i primi punti di giornata, siglati al piede da McLaughlin (3-0 Buccaneers). A seguire, è proprio Mayfield ad attaccare di solitaria possenza, la reazione d'orgoglio all'annullamento precedente di un invito per il touchdown non rifiutato da Rachaad White, ma invalidato dall'holding di Tez Johnson, reazione perdurante nel corto da 4th e 2 abbrancato in mezzo a due Cardinals da Tucker, con perla finale dell'assistenza d'appoggio all'inserimento in endzone, smarcatissimo, di un tackle, Tristan Wirfs (10-0 Tampa), appena due down dopo un secondo no arbitrale - fallo di Durham - alla regolarità simultanea di un incolpevole scatto, a punti pieni, di Irving. Eppure Arizona, pur se ferma nello score, da qualche parte almeno, sembra esserci: ce n'è conferma indubitabile quando Carter/Harrison scavallano il minus di un intentional grounding di Brissett, consegnando così un drive quasi andato alla precisione del field-goal di fine primo tempo, insaccato da Ryland altezza 52 (3-10), nonché nella resiliente risposta di contrasto ad una controffensiva-Bucs avviata sulle 40 di casa da una ripresa da tackle-fumble Hall-Knight. Davanti, invece, sono Dortch e una catch and run lungolinea di Carter a trasmettere, importanti, quei segnali di vita viceversa disconosciuti dai Cardinals nel calcio out di Ryland, con Mayfield fustigatore immediato quanto implacabile attraverso due corpose imbeccate per Egbuka/Godwin e il folgorante sprint-touchdown di Irving, ben 'bloccato' da Goedeke (17-3 Tampa), ma ok anche Brissett che, rassicurato dai soliti Harrison/McBride, taglia in endzone, sulla direttrice del movimento opposto di Knight, il frontale del 10-17, già in realtà pareggiabile dallo stesso ex Raiders a compimento di un rushing ad arco stoppato in prossimità dell'arrivo da Nelson/Hall. Qui i Bucs, che nelle 40 di Arizona e lì, a fine drive, restano, non possono che scegliere l'opzione del field-goal di McLaughlin (20-10 Tampa), sapendo di non potersi però ancor togliere di dosso Michael Wilson, fastidioso sui livelli di Michael Carter e, più di tutti, McBride, sulla cui ricezione centrale Tykee Smith si lascia spostare (17-20): non così Dennis, a 52 secondi dal termine, decisivo nel tenersi stretto a Michael Wilson, il prescelto di Brissett per sopravvivere ad un 4th down, l'ultimo disponibile ai Cardinals. Vincono i Buccaneers.


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