NFL 2025 WEEK 12 - Titans 24 Seahawks 30
- Fabrizio Mancini
- 4 ore fa
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Contrariamente agli andamenti soliti di stagione, inizia bene e finisce addirittura in gloria, ma non in vittoria, questa proibitiva partita dei Tennesse Titans: per gli ultimi della classifica, contro gli attuali Seattle Seahawks, del resto, davvero pochissimo da potere escogitare nel lungo dei 60 minuti a disposizione, al di là di un appoggio corto da 4th e 2 Cam Ward-Helm, con presa centrale in ginocchio di Dike nelle 5 avversarie per il field-goal ok, ravvicinatissimo e perciò insoddisfacente, di Folk (3-0 Titans). Persino meglio, comunque, di quanto faccia di là Seattle, nonostante il premio supplementare di una violenza non necessaria (Jihad Ward) cui il solo Barner arriva a tener testa, prima che Myers fiondi nei pali, da metacampo, il calcio del pari a 3 e, soprattutto, dell'improvvisa attivazione della solita, funesta - per chiunque finora, i Titans non se ne vergognino, in particolare Amani Hooker, battuto in difesa - connessione da touchdown, altezza 37 ospiti, Darnold-Njigba, infallibili come sempre (10-3 Seahawks) e, non bastasse, di nuovo in azione, assieme a Kenneth Walker, una volta sackato Cam Ward via Murphy, da cui il bis del 13-3 al piede di Myers. Il quarterback di casa, tuttavia, punta subito a rifarsi attraverso un doppio Proche, almeno fino alla sopravvenente smentita di ogni rinascente aspirazione di Tennessee - Pili/Thomas murano Chestunut sullo scrimmage di un 4th e 1 -, con Seattle che, pur sbrigliando Charbonnet al fianco di Kupp, deve - e senza rammaricarsene troppo -, ripiegare di nuovo sul calcio a segno di Myers (16-3 Seahawks), conscia com'è, tanto, di potersi sempre appellare alla frustrante esplosività di Njigba, qui capace di inghiottirsi da solo una settantina di yards di rendita, tra le proprie 25 e, parando a punti, in barba ad Elam, un sibilante gran trasversale di Darnold, la endzone (23-3 Seattle). Qui, perlomeno, sa controbattergli a tono il fenomenale punt-return - 10-23 - dell'interessatissimo Dike (quando valutarlo in un contesto migliore?), ben presto riacchiappato, però, di rincorsa da Kenneth Walker e, aggirando il blocco di Barner, Charbonnet (30-10 Seahawks), anche se Cam Ward si apre altrettanto prontamente da Okonkwo e, fintato un handoff, schizza dritto in endzone, saltando sul nastro dell'arrivo il prudentissimo tackle di Bryant, forse già, col pensiero, al prossimo match verdeblu. Sbagliato, perché questo, di match, durerà ancora, eccome, almeno il tempo posteriore ad un sack di Key a Darnold (4th e 3), con Cam Ward fuori da un 4th e 1 vanamente contestato da un rispedito indietro challenge avverso, un 4th e 27 - l'holding-Titans di Udoh la causa principale - colmato non del tutto da Helm e altri due down estremi uguali passati da Jefferson/Spears: l'ultima assistenza di Cam Ward appaga così la ricezione di Dike ma, a 43 secondi dal termine e ad onside-kick disdettamente annullato da una illegale toccata-Titans di Mausi, non le tarde speranze di Tennessee: 30-24 Seahawks.


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