NFL 2025 WEEK 12 - Lions 34 Giants 27
- Fabrizio Mancini
- 7 ore fa
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Dovrò andare in cerca di almeno una decina di sinonimi positivi onde aggettivare i tanti colpi d'autore compressi in Lions-Giants nell'arena del Ford Field di Detroit: a partire da un pur ben contestato scambio newyorkese Winston-Singletary, comunque spedito a bomba in endzone dal quarterback ospite oltre la secondaria avversaria (raccoglie dalle 39 Wan'Dale Robinson, 7-0 Giants), con Tracy in scia aggressiva e l'eccedenza... eccessiva di una violenza non necessaria di Branch punita al piede da Koo (10-0 NY). Quando finalmente è Goff a passare all'amministrazione del gioco, capita ai Giants la caduta in fallo - di Belton - e la relativa esposizione di Alexander/Black ad impraticabile confronto col possente scatto-touchdown di St. Brown (7-10), ma risiedono altrove le pecche gravi dei Lions, tutte vistosamente evidenti nell'opposizione-zero contro la mega-fuga indisturbata del solito Tracy, specie se inglobate al surplus di una magnifica presa ad altissima quota (Hodgins) sul 3rd e 8 del 17-7 NY di Winston: sponda-Lions, perciò, diviene già imprescindibile la chiamata alle armi di un super-Gibbs, all'altezza - strepitosa - sia da runner, sia da ricevitore del lob che Goff fa spiovere ad uscire oltre Burns (14-17), con Ya-Sin affannosamente scorretto su Olszewski, prima di un ennesimo contatto Winston-Wan'Dale Robinson e il 2 su 2 al calcio di Koo (20-14 Giants). Anche Raymond, tuttavia, sa sdoppiarsi dal susseguente kick-return agli snap ordinari del drive attraverso 74 yards complessive di guadagno, atte a validare il field-goal di replica di Bates dalle 37 (17-20), con St. Brown apparentemente riacceso da un paio di vampate, presto però domate da un suo drop altezza redzone-Giants intercettato in terra da Holland: ben più incisive, invece, le rimesse poderose di Singletary/Tracy e l'attuazione geniale di una reverse svoltante sul lato di partenza nel trick-play esterno gestito alla mano da Olszewski per l'aggancio-touchdown di Winston (27-17 NY). Una marcatura beffarda che Detroit ha perlomeno l'audacia di dimenticare mediante un'altra volata incontenibile di Gibbs lungo mezzo campo abbondante, mentre il blocco manuale di St. Brown tiene manualmente impegnato lo stesso Holland (24-27) e, appena dopo, Harper intercetta in tuffo Winston, cui Hodgins/Theo Johnson offrono un riscatto di straordinaria qualità generale, non fosse per il fondamentale anticipo - 4th e goal - di Ya-Sin in endzone, dal quale St. Brown tiene botta ad un Gibbs mostruoso quanto l'impresa da field-goal di Bates, nei pali per centimetri dalla bellezza di 59 yards (27-27). Niente overtime, altrimenti, e tantomeno l'immediato 34-27 Lions, messo a referto da una spaventosa run-touchdown di chi se non di Gibbs, che l'altrettanto ottimo Theo Johnson, con Tracy, mantiene recuperabile fin non oltre le 30 circa di Detroit, dove infine il sack di Hutchinson affonda da tergo Winston. Vincono i Lions.


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