NFL 2025 WEEK 12 - Cardinals 24 Jaguars 27

Il livello della NFC West rende troppo impervio il percorso-playoff degli Arizona Cardinals che, però, fuori Division - e Conference -, se in giornata, possono di certo battere una squadra ondivaga come i Jacksonville Jaguars, a loro volta alle prese con una capolista di AFC South ormai imprendibile, Indianapolis: Etienne, così, se ne fugge immediatamente a medie di 200 all'ora - come del resto da qualche settimana a questa parte - lungo mezzo State Farm circa, sull'altro lato del campo avverso rieccolo parimenti bruciante in uno scatto-bis a punti, suggeritogli da Lawrence e non frenato da Simon, divincolatosi tardi dal blocco-Jags di Strange (7-0 Jacksonville), Arizona, già in balìa degli avversari fin dal kickoff, dal cui ritorno Dortch aveva almeno recuperato un possesso momentaneamente toltogli da Combs, sa però rivalersi, sfilando infatti, da tergo, a Lawrence un ovale che, finito preda di un furto-Cardinals ravvicinato, è Jalen Thompson a spingere in touchdown assieme al tackle disperato di LeQuint Allen (7-7). Altresì adeguata, comunque, la replica di Lawrence, giù trasversale in uscita pluriraddoppiata di un 3rd e 7, fino almeno alla gran stoccatura che, via sack, gli ammollano frontalmente Campbell/Baker: Little, perciò, toccando il palo interno, trova il 10-7 Jaguars al piede, ma c'è Brissett di nuovo pronto a scaldare un doppio Michael Wilson, aggiungendone i relativi ricavi ad un roughing di Lloyd, dal quale le strappate di Carter riaprono all'accelerazione di Knight, sullo stretto, i cancelli della endzone dei Jags, vanamente blindata da Oluokun/Miller (14-10 Cardinals). Proprio quell'Oluokun che, a fine primo tempo, sbaglia postura di placcaggio contro lo stesso Carter, pur perdonato dall'errore al calcio - facile - di Ryland, al termine della costruzione paziente di un fluviale drive di Arizona, architettato da Brissett tramite - soprattutto - i baldantissimi Michael Wilson/McBride: prelibata, invece, di rientro, l'apertura esterna, di slancio, Lawrence-Strange, a ruota di un altrettanto ritorno-doc (Tuten) che, in coda, non si meriterebbe la supponente distrazione in endzone di Meyers, convinto di avere in mano un 1st e goal dalla breve viceversa intercettatogli al taglio dell'anticipo da Garrett Williams. Forte, tuttavia, al contempo, la personalità di reazione dell'ex Raiders quando, ancora avvantaggiato in partenza da una ampia riportata da punt di Washington, para attento, evitando stavolta la soverchiatura di Clark, l'assistenza, pur frettolosa causa pressione nemica, di Brissett (17-14 Jaguars), ma Lawrence becca da Davis-Gathier un intercetto acrobatico che, mal risarcito da un drop volante di Dortch, Baker decide di ripetere, anche quanto a spettacolarità: qui il Dortch di appena prima non manca la gran ricezione d'incontro, pure sprintata dalle 39-Jags per la endzone (Wingard non lo ferma, 21-17 Cardinals) per lo scintillìo, dunque, nel mirino di Jacksonville, di un ulteriore obiettivo-sorpasso, che Lawrence inquadra assoldando, in serie, Strange/Meyers, con Washington chino sull'erba della endzone a beffare in presa, stavolta, le colpe di marcatura di Garrett Williams (24-21 Jaguars), mentre un super-sack blindside di Antonio Johnson non suona decisivo nemmeno se Brissett, sbilanciato, cala da Dortch, come non vorrebbe, un 4th e 12, l'incompleto da identico down impattato da Patrick, dal quale Michael Wilson incamera sulle 11 residue uno splendido pass di Brissett. E' l'irrinunciabile lasciapassare per l'overtime vidimato al calcio da Ryland (24-24), partito all'insegna di nuovi, irrisolti problemi di intesa tra Lawrence e Patrick, fortunatamente previsti da Washington quanto corretti dal field-goal di Little (27-24 Jags) ed infine trasferito a Jacksonville da Braswell/Wingard, bravi entrambi a collassare senza fallo su Weaver, il destinatario dell'Hail Mary conclusivo di Brissett. Vincono i Jaguars.