NFL 2025 WEEK 12 - Bengals 20 Patriots 26
- Fabrizio Mancini
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Burrow non torna e, senza di lui, nonostante un lodevole Flacco, i Cincinnati Bengals continuano a sfaldarsi, a cadenza quasi settimanale: casa o trasferta non cambia molto, e figuriamoci oggi cosa possa dirci il match del Paycor contro i vincentissimi - da otto turni - New England Patriots, anche alla luce di un ottimo avviamento, targato Chase Brown/Gesicki, con McPherson all'esecuzione dalle 54 del field-goal del 3-0 Bengals e, udite udite, non solo quello, se Geno Stone intercetta a Maye un calibrato nato male e, ritornandolo nell'angolo destro della endzone avversa, morto peggio (10-0 Cincinnati). Gli stacchi di risposta, in corsa, di TreVeyon Henderson, però, coincidono con una generale, sprintante reazione di NE: Maye pesca, stavolta pulitamente la ricezione-touchdown di Henry, sfuggito ad un'intera secondaria nemica tutta concentrata altrove (7-10), mentre Flacco, al contrario, insudicia un eccellente profitto doppio di Iosivas nel lentissimo pass largo, altezza 36-Bengals, che Marcus Jones, come il suo dirimpettaio Stone, mezzo quarto circa prima, intercetta-ritorna a mèta (14-10 Patriots). E dire che sulla testa dell'inesorabile scoramento di Cincy, peraltro, picchiano ancora durissimo Henry/Hopper, e nemmeno il barlume di autostima che un sack-fumble di Barrett Carter - da egli stesso ricoperto - fa emergere, fino al crudele spegnimento del review relativo, risparmia l'estensione dello score alle dimensioni di un possesso completo di vantaggio pro-Pats (17-10, field-goal ok di Borregales), questo almeno rintuzzato, grazie a Charlie Jones/Chase Brown, dal controcalcio a segno di McPherson, addirittura dalla abissale distanza delle 63 yards totali (13-17). Riecco dunque Carter, al rientro dagli spogliatoi, scampare una flag per un frustrato body-check a palla di Demario Douglas ormai giocata: una scorrettezza comunque compensata dalla sussegente interferenza di Hill, rimontata a propria volta da corrispettiva, identica penalità lesiva (Hollins), anche invalidante il touchdown alla mano Maye-Henry, fallibilmente bissato, alfine, dalla run di Stevenson dalla minima, ricacciata indietro dalla coppia Ossai/Murphy. NE, tuttavia, non fa una piega, con Hollins pronto fustigatore della sua colpa precedente e il sack-Bengals di Jalen Davis principio di autorizzazione di un preludente field-goal di Borregales dalle 45, l'atto preliminare di formalizzazione di un diritto ospite presto riacquisito dai Patriots, infatti, via Henry/Kyle Williams per un complessivo 23-13 che, tuttavia, Gesicki/Iosivas, a dispetto dell'infortunio di Higgins, chiedono a Flacco, perfetto in un discendente taglio-touchdown incassato da Tinsley, di riavvicinare (20-23). E' qui che, allora, Maye fa spuntare Diggs, di lì a poco sì disinnescato da Turner/Jalen Davis, ma nel rimpianto contemporaneo di potere anche intercettare il 3rd e 7 di riferimento, se Borregales allarga sul 26-20 Pats il punteggio, Chase Brown valica un 4th e 1 e, a chiudere, Marcus Jones contravviene regolarmente all'ultimo 4th e 10 Flacco-Gesicki. Vince NE.


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