NFL 2025 WEEK 11 - Giants 20 Packers 27
- Fabrizio Mancini
- 15 minuti fa
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Impennate poche, crolli molti di più: l'aspetto associativo di New York Giants e Green Bay Packers, i primi - a conferma di detto assunto - con un nuovo allenatore ai bordi del MetLife Stadium (Mike Kafka, ex vice dell'esonerato Daboll) e il terzo quarterback stagionale, un Jameis Winston decisamente pimpante su Wan'Dale Robinson/Hodgins, quindi defilato nel guardar sprizzare yards dalle gambe di Tracy e - slalom centrale altezza 5, casco in resta a proteggersi da Quay Walker - Singletary (7-0 NY). Speronato, tuttavia, un possesso di Musgrave - out però il fumble provocato da Flott -, i Giants rischiano di rendere appieno il favore, qualora almeno McKinney non intralciasse un possibile intercetto a Valentine, infondendo così spiriti di risveglio nella reverse-Packers di Melton, da computarsi attraverso gli effetti successivi di uno scramble di Jordan Love che, ripresosi da una botta di Flannigan-Fowles, conclude in uno spintissimo servizio-touchdown privato da Watson al contrasto di Banks (6-7, fuori dai pali l'extrapoint di Havrisik). Attera invece più lieve, su Golden, uno spiovente successivo di Love che, aprendosi altresì da Wicks - 3rd e 8 -, lascia andar liscio, in coda, lo sprint vincente di Emanuel Wilson (13-7 GB), cui Winston posticipa alla catch and run di Tracy, espansa attraverso una discutibile interferenza in endzone di McDuffie, un altro attacco alla mèta avversaria di Singletary, appena disturbato dalla mole statica di Brooks (13-13 Giants, neanche Koo mette dentro il calcio aggiuntivo). Love, intanto, ampiamente officiato da Watson il rito di celebrazione di un 3rd e 1, esce più comodamente da Wylie sullo slargo finale di un esterno corto monitorato, male e solo a distanza, da Holland (19-13 GB, Havrisik ritoppa all'extrapoint), con nitida foto di Singletary a stamparsi anche sulla copertina di un 4th e 1 raddoppiato per un secondo, felice intento di analogo down (Hodgins) e Parsons/McDuffie giù di gran sack su Winston nell'opposizione all'azzardato attacco estremo rossoblu susseguente: una scelta che la stessa NY obietta attraverso Tracy, tra un ennesimo 4th e 2, afferrato oltreconfine da Hodgins, e lo sneak del 20-19 Giants, finalizzato di minima in linea d'aria via Winston. Qui, allora, sponda-Packers, tocca a Savion Williams venire incontro ad un ovale passato alla buona da un tallonatissimo Love, ben più oculato poi nel trasversale-touchdown da snap imperfetto ricoperto in volo da un mostruoso Watson, e al calcolo millimetrico di un non chimerico intercetto - mancato da Flannigan-Fowles - da egli stesso computato nel rischioso appoggio di conversione relativo (Emanuel Wilson, 27-20 GB): ma, infine, contro la persistenza di Tracy/Singletary possono funzionare solo un intercetto in quota nella endzone gialloverde (di Evan Williams) e l'ardore aggredente di Parsons nello smontaggio-fumble, in partenza, dell'Hail Mary del pari di Winston, raccolto per non sbagliare da Gary. Vincono i Packers.


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