NFL 2025 WEEK 10 - Commanders 22 Lions 44
- Fabrizio Mancini
- 32 minuti fa
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Anche Commanders-Lions, purtroppo, Washington deve giocarla fin dall'nizio con Mariota e, automaticamente, senza Jayden Daniels: presagi foschissimi, perciò, e non si offenda l'ex quarterback di Titans e Raiders, anche perché Detroit, che ha da recuperare sulla sconfitta interna della scorsa settimana contro i Vikings, stringe da subito alla gola gli avversari, con St. Brown/Jameson Williams e un geniale taglio corto, collegato centralmente da Goff al folgorante scatto-touchdown di Gibbs (7-0 Lions). Mariota, di là, soprattutto con Burks, fa - pazientemente - quel che gli riesce, ed è già consolante l'approdo di Washington al traguardo del field-goal, dalle 44, di Matt Gay (3-7): i Commanders, però, si lasceranno presto martoriare anche da Montgomery, specie in quell'accelerazione che Goff rinnova in un secondo incrocio centrale, copia concettuale del precedente, stavolta lavorato a punti dalla girata di St. Brown, immarcabile per Sainristil (14-3 Lions). Preceduto da Raymond, poi, c'è Gibbs ad arcuare in touchdown una run realmente spinta in endzone da tergo da LaPorta/St. Brown, penetra senza pensieri la endline di casa anche lo sprint di conversione di Montgomery (22-3 Detroit), ma non incontrerà avversità insormontabili nemmeno quello di Rodriguez, giù dall'ultima yarda (10-22) a compimento di un drive più travagliato, tra un bel discendente centrale Mariota-Lane e l'aggancio ad Ertz di un 4th minimo altezza 14-Lions. Raymond qui - 4th e 1 di risposta - si conferma l'efficace ricambio di un Montgomery più 'normale', a differenza dell'esito di un paio di down pigliatutto giocati su LaPorta da Goff, seppur non oltre i confini del field-goal di fine primo tempo, imbustato nei pali di Washington da Jake Bates (25-10 Detroit). Al rientro, riecco - di ritorno - Raymond, oltre a TeSlaa e a quella già nota combinazione d'incontro centrale che, sperimentata ad hoc in occasione dei primi due touchdown di Detroit, Goff rivede nello scatto secco d'incontro di Jameson Williams, da costui rilanciato trasversale in endzone a danno contemporaneo di Jonathan Jones/Martin (32-10 Lions): Washington, che cerca comunque di non distaccarsi troppo, centra al meglio l'impresa mediante il solito Burks, prima di tesaurizzare da 4th e 3, una tantum, l'insolita solitudine da marcature nemiche di Samuel - 4th e 3 -, servito da Mariota pure nella incompleta azione di conversione susseguente (16-32). A Detroit, ormai già in gestione, basta comunque la trasformazione di un field-goal di Bates (35-16 Lions) per rendere un sentito grazie alla spaventevole progressione di Jameson Williams, ma ancor meglio compensata alla mèta della endzone la run-touchdown, senza una precisa direzione di riferimento difensivo, di Gibbs (41-16 Detroit, Newton devia l'extrapoint di Bates), mentre un orgoglioso Mariota, appaltato il grosso sulle spalle di Ertz/Samuel, anche ad inclusione - sul secondo - dell'assolvimento di un ennesimo 4th down, individua bene l'intelligente movimento in endzone di Sinnott, peccato solo per il duro sack di conversione impostogli dal duo Campbell/Anzalone (22-41). A chiudere, in luogo di Goff, Kyle Allen lascia fare quanto manca soprattutto a Montgomery: e, ovviamente, al field-goal conclusivo di Bates. 44-22 Lions.


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