Non troppo integro quest'anno Metcalf, ma con o senza di lui sembra comunque che i Seahawks abbiano già fatto più che abbastanza rispetto al loro organico in questa prima stagione del dopo-Carroll: Rams discretamente deludenti anch'essi, pur restando squadra tra le più difficili da affrontare in partite che ancora riservano loro margini di speranze-playoff. Come questa del Lumen Field di Seattle, iniziata nel segno dell'intercetto di McCullough a sottrarre al vicinissimo Njigba un mezzo drop, ma un holding di Hoecht arretra oltre i limiti umani del field-goal il contrattacco losangelino, movimentato soprattutto, fino ad allora, da Demarcus Robinson: ospiti, poi, di fronte ad una grana addirittura doppia, l'offside di Turner ad aggiungersi alla ripresa-fumble avversaria (Cross) di un sack di Young a Geno Smith, quest'ultimo protagonista diretto susseguente di una seconda ricopertura ad una ulteriore persa (da snap), come del resto Stafford che, a ridosso delle 20-Seahawks, non manda in mani nemiche un pallone lì condotto da Nacua/Kupp, anche a dispetto dell'holding indolore di Tyler Johnson. Calciabile quanto preciso, dunque, il field-goal di Karty (3-0 Rams), la scossa utile a Barner per l'incrocio lungo in endzone di Lockett, tra Darious Williams/Lake, al 3rd e 7 esterno dalle 30 di Smith (6-3 Seattle, Hoecht devia out l'extrapoint di Myers) nonché, a reparti cambiati, l'intercetto alto di Woolen con le conseguenze dell'espulsione di Nacua - pugno a Bryant - e l'immobilismo difensivo gialloblu sulla parabola del centrale-touchdown dalle 24 Smith-Njigba, alterata dal contatto di Young sul quarterback di casa (13-3 Seahawks). L.A., perlomeno, non si lascia sfuggire, con Kupp, l'ovale del fumble di avvio ripresa Witherspoon-Kyren Williams, azione di protezione che l'interferenza di Jobe tesaurizza nell'appoggio corto, da mini-scramble, di Stafford a Robinson (10-13), mentre da una penetrante catch and run dello stesso Kyren Williams nasce il field-goal di Karty (13-13), il prezzo ribassato pagato malvolentieri dai Rams a due egregie difese di Love/Bryant, buone dalla loro a gonfiare le forze di rigiocata di Lockett/Cody White fino all'intercetto in endzone, riportato direttamente dall'altra parte del campo, di Kinchens (20-13 L.A.). Il match neanche adesso prende una direzione convinta: il sack di Turner soffoca infatti Geno Smith, ma Seattle risponde respingendo - Cody White - il punt-Rams di Zentner ricoperto da Long nelle 20 gialloblu, dove però Kinchens-bis intercetta sul corto il 2nd e goal non rovesciato a punti da Stafford e soci. Smith, pungolando inizialmente White, a 1.54 dal termine, non può farsi sfuggire l'occasione di un 4th e 5 che scavalca Durant per Njigba, fendendo poi l'aria nel bellissimo esterno conclusivo incassato dallo stesso 11 di Seattle (20-20), apripista gagliardo pure all'overtime, con lo scrimmage di un 4th e 1 altezza 16 occluso a Kenneth Walker da Bobby Brown/Speights: è allora Stafford, spronato dall'interferenza di Woolen, a marciare per la vittoria di L.A. alla guida di Tyler Johnson/Atwell e, 2nd e 6 a scendere in endzone dalle 39, di Demarcus Robinson, in tuffo da agguantata monomano del 26-20 Rams.
Fabrizio Mancini
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