Verso la stagione perfetta Kansas City, Buccaneers - ancora senza Evans e Godwin - permettendo? La prima pagina del Monday Night dell'Arrowhead, intanto, se la prende di sack Vea, Mahomes però, con un doppio Hopkins, volta subito la seconda per la firma di Butker al piede (3-0 Chiefs): le corse dirimpettaie di Shepard/Irving iniziano, di contro, a mandare in crisi KC, quella finale di Rachaad White ferisce trasversalmente a punti, in mezzo ai blocchi di Durham/Wirfs (7-3 Tampa), con la conferma dell'obbligato ricorso momentaneo di Mahomes a Hopkins, duplice pure qua tra le 38 e l'ultimissima yarda di campo-Bucs, passata lungo la più corta delle corsie centrali (10-7 Chiefs). Si mantengono tuttavia belligeranti come da loro denominazione gli ospiti, pur non concretizzando l'occasione - holding importuno di Mauch - di un fumble-turnover strappato a Kelce da Hayes se non ad intervallo archiviato, quando cioè Irving stralcia mezzo campo su un kick-return che Jarrett, resistente più di Joshua Williams, conduce oltre le 15 di KC, varcate a scendere da Mayfield-Otton (14-10 Buccaneers): il sack di Kauncey a Mahomes non fa che sottoscrivere le cattive mire di Tampa, ribattute da un Otton inflessibile, ma pure infangate dal facemask di Wirfs che invia McLaughlin al field-goal del 17-10 Bucs e contestate da una gran run di Hunt, con Mahomes ad alzare dai limiti laterali della tasca un bel 3rd e goal nelle mani di Perine (17-17). Al quarterback di casa, cui cominciano a far comodo Kelce/Hardman, servono ancora, soprattutto, Hunt (4th e 1) e - stretto in touchdown dalle 5 - Hopkins (24-17 Chiefs), cui Mayfield oppone gli altrettanto calienti Palmer/Shepard come segnale di precedenza all'assistenza per Ryan Miller sul fondo della endzone (24-24): in tuffo, poi, il quasi intercetto di Winfield a Mahomes prova a scongiurare il dovere di un overtime giocato, invece, dalla sola KC con Kelce/Hopkins e l'ingresso in touchdown di Hunt dal breve (30-24 Chiefs).
Fabrizio Mancini
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