Un disastro l'ultima sconfitta in casa di Miami che, più domenica scorsa che oggi a Buffalo, avrebbe dovuto tirar fuori la migliore prestazione del campionato: Bills largamente davanti, ma a maggior ragione ingiustificabili se non troppo addentro con l'applicazione ad una partita sulla carta abbordabilissima, eppure non oltre un field-goal di partenza - Bass dalle 40 e 3-0 - una volta esauritosi l'impeto dell'assalto doppio alle 15-Dolphins di Shakir. Di là ecco invece la violenza non necessaria di Rapp sospingere oltre un già conquistato, da Mostert, 3rd e 11 da pregressa falsa partenza di Smythe per il pari al piede di Sanders (3-3), mentre Allen, inoltratosi con Kincaid e una run di Cook fin quasi a toccare il legno dei portali del fortino ospite, prende intercetto d'anticipo Ramsey-Coleman interno alle 5 avversarie ed è perciò sempre Mostert a strombazzare la carica di rigiocata di Miami assieme ad Achane, perfetto nell'incrocio di introduzione alla endzone del 1st e goal di Tagovailoa (10-3 Dolphins). Allen, che pure può contare su Hollins, oltre che scegliere soggetti già saggiati - Kincaid -, affronta invece una controffensiva condizionata da flag pro (Cam Smith, due volte) e contro (l'holding di Torrence ad annullargli una corsa-touchdown), arrendendosi al calcio-bis di Bass (6-10): lo ricoinvolgerà presto un tackle-fumble Taron Johnson-Mostert, con ricopertura di Elam spinta su da Cook/Ty Johnson e un conclusivo 4th e goal del quarterback rossoblu a stanare di nuovo Hollins nel secondo angolo della endzone (12-10 Bills, esce largo l'extrapoint di Bass), ma sa variare le sue visioni d'attacco anche Tagovailoa, clamoroso in un 2nd down a scendere per Tyreek Hill, pur se premiato al minimo di un non gratificante +1 Miami (13-12) dal comunque importante field-goal di Sanders. Con un vantaggio più ricco, insomma, chi può dirlo dove si sarebbe fermata la susseguente catch and run di Ray Davis - 63 yards e touchdown a saltare in contemporanea Maye/Brooks con conversione stretta Allen-Coleman, 20-13 Bills -, cui comunque Tyreek Hill riprende a corrispondere una fermissima replica da 27 yards, anticipando il passaggio di un 4th e 4 di Tagovailoa e la run-touchdown che Achane affianca ai blocchi di Eichenberg/Austin Jackson (20-20). Per ricominciare, sponda-Buffalo, Allen si lega allora a Coleman in un rapporto di coraggiosa fiducia prevenendo, a seguire, l'agguato frontale di Hand con un gran frontale che Morris si tiene stretto tra le dita (27-20 Bills), come ormai infallibile si mantiene la resa di Achane/Tyreek Hill, stavolta ben riconosciuta dal 2nd e goal in avanzamento Tagovailoa-Waddle (27-27). Se, come spesso avvenuto, nel football partite del genere le vincono o le perdono le penalità, è questo secondo il caso dei Dolphins odierni, messi in ginocchio dalla violenza non necessaria - esagerata? - dell'ex Poyer: da qui un'altra piccola spintarella di Allen a Hollins e il field-goal chilometrico, dalle 61, di Bass a 5 secondi dal termine: 30-27 Bills.
Fabrizio Mancini
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