1-1 nelle due partite di fila a Londra per i Jaguars, oggi invece di ritorno a Jacksonville, attesi e ben preparati per la durissima prova-Packers, tal confermata da un doppio Doubs che, visti i precedenti, Love riconvoca dalle 16 ai fini di un ter da ipotetico touchdown, incontrando l'intercetto di Josh Jones un down esatto più avanti: Lawrence, controintercettato da McKinney, non porta tuttavia troppo più lontano i suoi, altresì colpevoli di una interferenza altezza-endline - Montaric Brown - dalla quale sgorga diretta in endzone, tra i blocchi di Myers/Rhyan, la run di Jacobs (7-0 Green Bay). La progressione successiva di Kraft si spinge poi imperiosa alla ricerca, già ora, della direzione anticipata di una sesta vittoria gialloverde che il field-goal di McManus, a segno, non può ancora assicurare (10-0 Packers), peggio se Lawrence aggiusta la mira del proprio passing su Kirk/Brian Thomas e, fintando l'handoff con Bigsby, gira in senso contrario dalle 6 sul perno dello scramble-touchdown del 7-10. Jags, poi, anche in valida copertura difensiva al cospetto sostanzioso di Watson/Doubs come, appena dopo, responsabili di un delay che, in stato di punt-formation, fa rientrare Jacobs quel poco bastevole al calcio-bis di McManus nei pali (13-7 GB), ma il buono di Lawrence è ritrovare in rigiocata, abbinato a Parker Washington e per il field-goal ok di Little, un signor Brian Thomas (10-13), non a caso prescelto di nuovo, dopo il transito di un 4th e 1 opera dello stesso quarterback di casa, in un successivo centrale-touchdown che sfila imprendibile dinanzi a Bullard (17-13 Jaguars). Non meno tagliente, nell'immediato, la volata di Jacobs dalle 38 a sfaldare l'unica, verosimile protezione difensiva di Ventrell Miller (20-17 Packers), con aggravante ricopertura di Wyatt sulle 5 di Jacksonville al sack-fumble di Cooper a Lawrence: Willis, subentrato intanto ad un incidentato Love, smarca corto Kraft anticipando il ripiego simultaneo di Lloyd/Cisco (27-17 GB), ma il duo Strange/Bigsby non allontana ancora i presenti dalle tribune dell'EverBank se attraverso loro Little trasforma il 20-27 e Willis si fa affondare dallo split-sack dell'altra premiata coppia Walker/Hines-Allen: qui è D'Ernest Johnson il collaboratore occulto di Lawrence per un pari-Jags insperabile organizzato sul cammino aereo di un 2nd e 10 abbrancato da Engram almeno un metro oltre il casco di Nixon (27-27), ma pesa di più il mezzo campo solcato da Willis-Jayden Reed, da cui il field-goal finale di McManus all'ultimo millesimo utile. 30-27 GB.
Fabrizio Mancini
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