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Fabrizio Mancini

NFL 2024 WEEK 8 - Dolphins 27 Cardinals 28

Volubile e soggetto ad infortuni, ok, ma evidentemente indispensabile per Miami Tua Tagovailoa, al rientro oggi per una importantissima Dolphins-Cardinals, visto che in AFC East sembra restare sempre viva la possibilità di arrivare secondi per, magari, qualificarsi ai playoff. Un bentornato subdolo quasi glielo rivolge il sack-fumble di Stills, fortunatamente ricoperto da Austin Jackson, il primo di due immediati recuperi di palla di Miami: l'altro, da tackle Dimukeje-Julian Hill, lo agguanta infatti, sull'ultima yarda Robert Jones, così da far finalmente entrare in touchdown Mostert, autorizzato all'accesso dai blocchi di Brewer/Eichenberg (7-0 Dolphins). Una successiva deviazione di Calais Campbell ad un 3rd e 6 di Murray non sembra preda impossibile da intercettare per un pigro Long, mentre Tagovailoa sfrutta l'attuale forma smagliante di Jonnu Smith, ricambiato pur bene da Jaylen Wright: nei pali il field-goal di Sanders (10-0 Miami), ma altresì laceranti i graffi di Harrison/McBride, con scramble di smarcamento altezza 6 di Murray ad appoggiarsi alfine in endzone su Michael Wilson (7-10). Sguinzaglia allora i suoi pezzi da novanta Tagovailoa (Waddle/Tyreek Hill), Achane si intromette il dovuto per facilitare un altro field-goal di Sanders (13-7 Dolphins), ma una doppia connessione Murray-McBride riporta Arizona a quel contatto minimo (Ryland ok al piede dalle 57, 10-13) che Achane disperde attraverso 47 yards di run, sommate alle quali il trapasso da assistenza corta di Tagovailoa sulle 12 ultime, fa 59 totali e il touchdown del 20-10 Miami. E', invece, un disgraziato snap-fumble nelle 15 di casa che, smanacciato goffamente da Tagovailoa, esce dalla endzone prima della ricopertura di Mack Wilson, ad addensare la prima nuvolaglia malaugurante sul finora parecchio positivo della prestazione dei Dolphins: meglio una safety (12-20) che un touchdown, certo, ma i segni sono segni, specie se i Cardinals mettono a spingere Conner e Harrison vola mostruoso ad agganciare un esterno a uscire di Murray (18-20, altrettanto sublime il muro umano di Jordyn Brooks a respingere il salto di conversione di Conner). Waddle, a sua volta, performa ancora da campione, Mostert aggira per la endzone un secondo blocco decisivo di Brewer (27-18 Miami) e un challenge-Arizona attiva un'altra gran ricezione acrobatica di Harrison, inizialmente reputata incompleta, con sprint trasversale di Conner in un varco ridottissimo (25-27): nel loro crescente progresso, infine, i Cardinals si sbarazzano facilmente - Michael Wilson/Harrison - di un holding di Paris Johnson, guadagnandosi quindi, al di là di un 3rd e 4 percorso da Murray, il field-goal del sorpasso proprio allo scadere. Dalle 34 lo trasforma Ryland: 28-27 Arizona.

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