Si concentra tutto all'ultimo secondo di Commanders-Bears lo spettacolo promesso - a ragione - nel prepartita tra le due prime scelte assolute dell'ultimo Draft: da buona squadra ospitante Washington si assume il carico del pilotaggio del gioco, ma Jayden Daniels, pur se qui esaudito da due sicurezze dell'offensive-team dei Commanders del valore di Ertz/Brian Robinson, deve aspettare tempi migliori (field-goal di Seibert, 3-0) anche quando McLaurin arresta nelle 20 di Chicago la discesa da 61 yards di un 3rd e 9 per avallare il quale urge il bis al calcio dalle 30 del kicker di Washington (6-0). Dall'altra parte nemmeno la trattenuta al collo di D.J. Moore - 4th e 1 - di Luvu/St-Juste modifica la natura di una contesa che continua a ristagnare nel terzo colpo al piede di giornata di Seibert (9-0 Washington), nonostante Dyami Brown e un holding di Hicks rigonfiante la rendita, già da doppia cifra, di una run di Daniels: Keenan Allen droppa poi in controtempo un 3rd e 7 allargatogli da Williams e subito tutelato dalla protezione del sack di Sweat, altresì fondamentale per limitare al field-goal numero 4 di Seibert (12-0 Commanders) una violenza non necessaria, in stato preliminare di punt, di Hardy. E' il sussulto improvviso della mega-reverse di Swift dalle proprie 44, sfuggente strada facendo alle prese di Chinn/Holmes (7-12), a stravolgere un copione ultrapiatto che nemmeno Daniels-McLaurin possono riadattare a gusto loro se, stavolta, Seibert sbaglia dalle 51 un field-goal troppo corto e riecco Swift all'assalto rombante, con il gran trasversale Williams-D.J. Moore egregio precedente del viceversa imperfetto sottomano che, altezza ultima yarda, lascia le mani del rookie di Chicago per incartarsi tra quelle intercettorie di Newton. Contagiato dall'ormai ufficialmente assodata invulnerabilità ospite, però, Caleb Williams mostra un non indifferente pelo sullo stomaco quando ripete su Kmet un meglio nascosto appoggio di conversione, dopo che Keenan Allen e un'interferenza in endzone - 4th e 3 - di St-Juste avevano accostato a mèta la run-touchdown di Roschon Johnson (15-12 Bears): la svolta-Commanders giunge incredibile, con il cronometro a zero, al deviare di una curva imboccata dall'Hail Mary vita/morte di Daniels dalle 52, deviato all'indietro, da Stevenson, per la ricezione di Noah Brown. 18-12 Washington.
Fabrizio Mancini
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