Entusiasmi non ancora esagerati, ma Bengals e Eagles avanzano comunque nel loro programma di risalita, dopo un inizio perdente: al Paycor è Cincinnati a farsi valere meglio nell'ingresso alla partita, con Burrow oculato ideatore di disegni offensivi di qualità e Gesicki/Chase liquidatori impeccabili, con Moss, nel 100% di un poker di terzi down: il secondo previene pure Nolan Smith nella presa alta del 7-0 Bengals, mentre A.J. Brown, da solo, bel ritorno di Gainwell escluso, tiene testa alle medie avversarie, ma più dei contributi di Hurts/Barkley è tuttavia l'holding di Steen ad obbligare Philadelphia al calcio (Elliott dalle 39, 3-7). Una coercizione che ancora Burrow-Gesicki, pur incontrandosi sulle 30-Eagles al culmine di 3rd e 22 extra-tasca, non riescono a sanzionare come vorrebbero: sull'Iban dei Bengals, infatti, arriva solo l'obolo minimo raccolto al piede da McPherson (10-3 Cincy), seppure il susseguente intercetto mancato da Logan Wilson rispedisca in panchina Hurts e un 4th e 1 da lui stesso superato appena due minuti prima. Affiancandosi ad un Burton da 41 yards, di contro, la regia di Burrow, pare incedere senza ostacoli, almeno fino al field-goal out di McPherson dalle 54, A.J. Brown si tira via dalle caviglie invece un 3rd e 16 da altra flag anti-Steen, con rispettivo fallo-Bengals di Taylor Britt ad invalidare il sack di Pratt giusto in tempo per fermare il countdown del secondo quarto allo sneak pre-intervallo di Hurts (10-10), cui Phila potrebbe addirittura far seguire, non terminasse fuori l'ovale di un tackle-fumble di Burks da kick-return, addirittura una nuova offensiva ospite. Nessun rimpianto biancoverde su cui sfogare eccessiva amarezza, tuttavia, se già al rientro DeVonta Smith/Barkley lanciano Hurts nella run-touchdown di aggiramento di un blocco di Calcaterra (17-10 Eagles): anche Burrow, a sua volta, ritrova in Gesicki/Chase gli agganci giusti per l'accelerazione a tappeto di Chase Brown (17-17), la stessa disponibilità, del resto, disposta da A.J. Brown al 2nd e 8 Hurts-DeVonta Smith in picchiata-endzone dalle 45, con Battle a perdersi in simultanea direzione-palla e marcatore. Ja'Marr Chase, invece, braccato retroscrimmage da DeJean (4th e 1), ferma qui l'attacco dei Bengals nelle proprie 40, scalate da Hurts-A.J. Brown - 3rd e 10 - per rimandare Elliott a calciare nei pali il 27-17 Eagles, sospingendo di rincorsa Rodgers ad indirizzare nei guanti dell'intercetto di Gardner-Johnson un esterno largo di Burrow: Barkley/DeVonta Smith guidano così la conseguente ripartenza di Phila fino al vano, doppio salto di opposizione di Pratt/Logan Wilson al secondo ingresso-touchdown di Hurts (34-17 Eagles), con Baun a strappare a Gesicki il fumble, ricoperto da Dean, che Shipley conduce, via Gainwell, in endzone. Poco importa se l'holding di Gates annulla la segnatura e, dalle 47 ed Elliott può imbucare soltanto per gli ultimi 3 punti della vittoria, 37-17, di Philadelphia.
Fabrizio Mancini
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