Divertente solo a sentirne parlare Packers-Texans e molto bello anche il bianco, casco compreso, dell'odierna, inedita divisa di Green Bay: il Lambeau conferma, con l'intercetto di Hewitt a Love alle porte del secondo minuto di partita e la resistenza gialloverde contro un mega-ritorno rispettivo e l'offside di Preston Smith. Il piede di Fairbairn imbuca alla fine il 3-0 Houston, poi McKinney vola di sack alla figura di Stroud e Love riparte da Wicks/Melton prima di accentrare Kraft in un mirabolante volo centrale a catturare in endzone il 3rd e 4 del 7-3 Packers, vittime successive di indugi fatali in un punt-Texans che, sulle proprie 11, Ballentine cede alla ricopertura di Stewart: ecco, quindi, Barnett/Quitoriano 'bloccare' la run angolare di Mixon (10-7 Houston), con una interferenza di Murray che l'esterno da 30 yards Love-Wicks inasprisce nel già terzo controsorpasso di giornata (14-10 GB). E' soprattutto fondando sulle basi del kick-return di Pierce, poi, che i Texans appoggiano il field-goal di Fairbairn (13-14), confidando magari su un intercetto futuro - fenomenale, di Bullock - da cui Mixon riparte a strappi, affondando l'ultimo, in endzone, addosso alla resistenza di Evan Williams, reattivo almeno nel placcargli la susseguente run di conversione (19-14 Houston): la replica in rima di GB si chiama invece Jacobs, che Love non teme di smarcare corto anche per l'ennesimo scatto-touchdown - d'incrocio, 21-19 Packers -, e pialla Stroud il super-sack di Eric Wilson, impattato da Anderson in campo contrario. Stroud, allora, ricaricato l'inesauribile Mixon, assiste nel tuffo di Hutchinson la potenziale giocata del match, se soltanto a Houston riuscisse di andare oltre un field-goal altezza 35 (Fairbairn, 22-21 Texans), riacchiappato di là via Wicks/Doubs, loro sì fondamentali per la quinta W stagionale di GB: la firma, all'esordio, McManus al calcio. 24-22 Packers.
Fabrizio Mancini
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