Si concentrano a Londra tutte le disgrazie contemporanee di Jaguars e Patriots, una sola partita a testa vinta finora e mille problematiche di ardua risoluzione. Jacksonville, già passata - e bastonata dai Bears - da queste parti appena una settimana fa, staziona inizialmente in un mood di similare disequilibrio: Maye interagisce con Douglas/Gibson e, ricevendo larghissimo un 3rd e 10, Hasty gli taglia dentro di rincorsa l'esterno-touchdown del 7-0 New England, mentre un doppio Henry punisce l'offside di Hines-Allen, a seguire anche ripetuto dallo stesso colpevole. Slye infligge al piede pure un surplus di sanzione (10-0 Pats), ma Kirk scuote finalmente i Jags, trovando conforto analogo nelle run di D'Ernest Johnson/Bigsby: elastico, invece, Brian Thomas a staccarsi in avanzamento da Hawkins sul 3rd e goal centrale di Lawrence (7-10) che, più avanti, lo lancia in tuffo lungo oltre mezzo campo per avvicinare alla endline, scassinata da Bigsby, lo scatto finale del sorpasso-Jaguars (14-10), ulteriormente distanziato alfine da un super punt-return di Parker Washington, al quale Lawrence-Brian Thomas aggiungono una conversione corta parimenti tranciante (22-10 Jags). Un parziale evidentemente non ancora soddisfacente per Jacksonville, che buca ancora - D'Ernest Johnson/Bigsby, sempre loro -, con interferenza mediana di Dugger (dentro il field-goal di Little, 25-10 Jaguars) e, pur non trattenendo un intercetto a Maye (Tyson Campbell), assedia instancabile l'avversaria, via Brian Thomas, fin sulle 6-Patriots, qui salvate in tempo dal tackle da 4th e 1 di Roy/McMillan allo sprint di Bigsby. NE può almeno riprendere il filo della riorganizzazione di - macchinosi - moti di risalita con Henry e l'esterno a scendere nelle 20-Jags (Boutte) e, se in endzone Osborn para in ginocchio il 16-25, Polk vi scivola dentro senza potersi nemmeno piazzare in attesa della relativa conversione: il sack di Walker a Maye sposta indietro un disperato 4th down lungo quanto inconcluso per Henry, dalle 10 di partenza del quale Bigsby affonda in triplice attacco. 32-16 Jacksonville.
Fabrizio Mancini
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