Nel menu delle specialità di Week 7 non può non figurare Buccaneers-Ravens, classifica uguale - 4-2 - e il comune piacere di correre su un campo da football: così, al Raymond James Stadium di Tampa Mayfield testa presto Rachaad White e la fulminante reverse da 4th e 1 di McMillan, ma gli va a segno anche l'esterno dalle 25 che Evans raccoglie a mezza strada tra Marcus Williams/Stephens (7-0 Bucs). Il gran sack di Winfield a Lamar Jackson previene quindi la funambolica presa bassa di Irving, cui il 7 di casa fa seguire una catch and run per l'assistenza-bis in endzone di Mayfield (a Godwin) annullata dall'holding di Wirfs: tra la delusione dei Buccaneers va nei pali il field-goal di McLauglin (10-0 Tampa) e sgomma di reverse anche Baltimore (Flowers), mentre Likely fa suo in tuffo un 2nd e 3 nelle 20 avverse di Jackson, sul cui successivo frontale corto per il touchdown Winfield non indovina il tempo di chiusura su Andrews (7-10). L'allarme di un sack-fumble - di Tavius Robinson - sventato da Wirfs, poi, non preoccupa troppo Mayfield, intercettato da Humphrey di lì a metà secondo quarto nella endzone dei Ravens, con Evans appena uscito per un infortunio e Henry/Bateman a bastonare sul profondo le paure incombenti di Tampa, violata a punti sia da Lamar Jackson - invalida l'holding di Faalele - che dalla catch and run, regolare, di Justice Hill, spianata dai blocchi di Stanley/Agholor (14-10 Baltimore). Se Mayfield continua quindi ad accrescere la disperazione dei Bucs prendendo ancora da Humphrey un secondo intercetto, non servono da insegnamento nemmeno tre flag anti-Ravens, fino ad allora dirompenti fin nelle 10 con Likely/Andrews: il field-goal di Tucker chiude infatti il primo tempo su un accettabile 17-10 Baltimore, protetto al rientro da Lamar Jackson assieme alla ricopertura di uno snap-fumble che fa comunque impennare sul 3rd e 25 un drive chiuso dagli ospiti ancora al piede (Tucker dalle 52, 20-10). Quel poco, del resto, che basta a Baltimore, molestata il minimo dai soli Palmer/McMillan, per accettare da McLaughlin un field-goal, altezza 55, ribattuto dal palo: qui è Lamar Jackson, allora, a sbloccare la stasi di una penalità per parte (Gaines/Mekari) scagliando mezzo campo di esterno a scendere tra le braccia di Bateman (27-10 Baltimore), Henry ne ara ulteriori 4/5 e Jackson si appressa corto di 4th e 3 da Andrews, con Flowers svelto nello scansare Funderburk dal cammino d'ingresso alla doppietta in endzone del tight-end in maglia 89 (34-10 Ravens), mentre la testata-fumble di McCollum pareggia un sack di Van Noy e la secondaria di Baltimore si schiaccia sui blocchi di Wirfs/Barton, chiavi d'accesso al touchdown, a loro volta, del 16-34 (segna Rachaad White) ingrossato a 18 sullo score dei Bucs dalla conversione ok Mayfield-Shepard. Con l'Henry attuale, però, sia da runner sia da ricevitore di un 3rd e 7 di Lamar Jackson dalle 13 (41-18 Baltimore), è dura ragionare, ma lo stesso un tentativo disperato lo fanno Otton, volando splendidamente nelle 5, e Bucky Irving con una run a fionda in endzone, cui Pierce eccepisce un sack di mancata conversione a Mayfield (24-18): eppure Tampa, rubando l'onside-kick di McLaughlin (Tavierre Thomas), sa subito recuperare l'ovale di una immediata, nuova offensiva Otton/Shepard finalizzata da Mayfield su Rachaad White, spedito in touchdown senza nessuno dei Ravens a svolazzargli attorno. 41-31 Baltimore.
Fabrizio Mancini
Comments