Con la cessione a Buffalo di Amari Cooper, i Browns paiono volersi dichiarare per un palese disinteresse futuro nei riguardi di un campionato iniziato da sole 6 giornate, una supposizione che acquisisce oggi spessore, nel primo scontro divisionale della stagione, allo scalare di ognuna delle 100 yards totali solcate dall'immediato kickoff return di Charlie Jones, troppo tardi contestato da Bell/Tony Brown. 7-0 Bengals al 12esimo secondo di partita, con il rientro di Nick Chubb unica motivazione lieta di una Cleveland che, via Watson, mette comunque a lavorare d'impegno Njoku/Akins, non indennizzati a dovere però dal field-goal out di Hopkins: anche Burrow, tuttavia, sackato di 4th down da Shelby Harris, incontra i suoi di problemi, seppur presto restituiti ai Browns nelle forme di un paio di medesimi tackle da Hendrickson/Rankins, prima che lo stesso Watson, appena inviato ancora Akins a lambire le 20 di Cincinnati, si pieghi ad un infortunio e un offside di Dunn vada ad annullare l'attacco vincente alla endzone, appressata da un'interferenza ad essa interna di Turner, proprio di Chubb. Che, comunque, ha subito modo di rifarsi lanciandosi di nuovo a mèta alle spalle del gran blocco preventivo di Swaim (7-6 Bengals, Hopkins non indovina nemmeno l'extrapoint) e non parte affatto male l'ingresso al match di Thompson-Robinson, etereo vice-Watson, giù lunghissimo due volte da solo, oltre che via Tillman/Moore, ma pure troppo precipitoso nel disbrigo esterno di un 4th e 2 troppo basso per le capacità di presa di Chubb. Qui Cleveland soffre pure, e da subitissimo, la superbia in accelerazione di Chase Brown, con Moss ad alimentarne la spinta per l'incastro del 14-6 Cincy in perentoria connessione Burrow-Chase nel primo angolo di quella endzone-Browns ancora successivo obiettivo di rigiocata, ma mancato stavolta dai suddetti, assai più timidi, Chase Brown/Moss dopo l'intercetto al volo di Hubbard ad un 2nd e 6 disturbato da Hendrickson e droppato da Tillman. Già la susseguente riproposizione-Bengals, però, contro Ja'Marr Chase/Higgins, con il secondo a tagliare secco per il touchdown un trasversale corto di Burrow altezza 25, non offre appiglio alcuno a Emerson e compagni di difesa (21-6 Cincinnati) se non in occasione, ma a -15 già sancito, di un sack-fumble di Hubbard, rattoppato in ricopertura da Bitonio e, ancor di più, dei postumi da field-goal mancato (McPherson) del maxi-ritorno da intercetto di Stone a Thompson-Robinson. Coach Stefanski ci prova allora, anche se solo per decoro, con James Winston nelle vesti di terzo quarterback e fuori tempo-limite ormai, ne beneficiano Jeudy/Moore e - volando splendido in endzone -, Njoku: a fissare il finale segue l'allineamento aggiuntivo della conversione di Tillman. Ma sarà 21-14 Bengals.
Fabrizio Mancini
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