Recupera A.J. Brown e DeVonta Smith Philadelphia, forse addirittura troppo per battere al Lincon Financial Field l'attuale Cleveland: da un 2-2 non soddisfacente, tuttavia, occorre rimontare subito e oggi, per gli Eagles, non sembra il caso di fare le cose di fretta, visto il prosieguo ad un 4th e 1 forzato ok da Hurts - anche preceduto da uno snap-fumble ripreso in tempo dallo stesso quarterback di casa -, ma senza la soddisfazione di alcun punto di fine-drive a referti. Pur quando un doppio DeVonta Smith riesce finalmente a dare la stura a Barkley, Phila deve contentarsi del 3-0 al calcio di Elliott: una ottima catch and run di Calcaterra e Hurts di nuovo oltre un 4th minimo mettono invece in gioco A.J. Brown, più alto di Emerson nell'aggancio in endzone di un 3rd e 6 a scendere (10-0 Eagles), con i Browns di contro affatto arrendevoli di fronte all'holding di Swaim dal cui 4th e 4, che Watson-Njoku quasi ultratriplicano, Hopkins ricava il field-goal del 3-10. Riecco, allora, Calcaterra/A.J. Brown minacciare le 30 ospiti almeno fino al sack di forte arretramento di Koramoah a Hurts: ad Elliott, perciò, Phila chiede un miracolo dalle 57 che la ribattuta di Garrett ritorce nella sciagura del ritorno-touchdown dell'ex McLeod (10-10), con Foreman/Strong a sfrecciare fastidiosi ad intervallo completato per un vantaggio-Browns che Hopkins svirgola diagonalmente out da metacampo. Elliott può viceversa rettificare il suo lacerante errore precedente al piede ringraziando qui più Gainwell che Barkley (13-10 Eagles), lo stesso dicasi per Cleveland quando Strong - 3rd e 10 - cancella gli effetti di un sack di Sweat infondendo verve nuova nelle sortite seguenti di Foreman/Njoku, compartecipi della rivalsa di Hopkins al calcio (13-13), presto però stroncata da DeVonta Smith, in accelerazione con eccessivo campo aperto - 45 yards -, ragionando almeno sulle proprozioni iniziali della ordinaria assistenza ravvicinata di Hurts al suo ricevitore (20-13 Eagles). Di là Watson ancora con la fiducia necessaria per incaricare Jeudy di un obbligatorio supporto di partenza per Foreman, Cooper collabora rimediando ad un suo stesso facemask e Phila finisce incredibilmente non sanzionata quando ad un già cattivo frontale su Strong, Ringo aggiunge dell'insano, visibilissimo, impunito taunting: dalle 31 Cleveland può abbassare lo score a -4 (Hopkins dalle 31: 16-20), ma senza ritrovare più, a 3.54 dal termine, la palla di un ultimissimo attacco, conservata a Phila da Dotson/A.J. Brown. Vincono gli Eagles.
Fabrizio Mancini
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