Prescindendo dal fattore campo - neutro - londinese, Vikings-Jets passa lo stesso come partita semi-scontata, più per colpa dell'ultima sconfitta interna dei newyorkesi, contro Denver, che della loro accettabilissima classifica attuale. Pesa abbastanza su questa previsione, come ovvio, il 4-0 di Minnesota, pronta con Mundt - 3rd e 2 - a dimenticare un immediato rischio-fumble per attaccare in serie, via Jefferson, le 25-Jets, dalle quali un sack di McDonald distanzia il field-goal del 3-0 Vikings di Reichardt. Qui Surratt infortuna Darnold solo per un altro 3rd down, comunque ben coperto dal backup Mullens per Aaron Jones: è, anzi, proprio il rientro del quarterback titolare di Minny a coincidere con uno screen-pass a Chandler scollegato dalla ripresa-fumble di Quincy Williams. Riporta tutto a posto l'intercetto ravvicinato a Rodgers, ritornato a cento all'ora in endzone, di Van Ginkel (7-0 Vikings) e bissato da Bynum a distanza di meno di un minuto, mentre non accontenta Darnold un contatto illegale avversario (Gardner) atto ad abbonare a Minnesota un 3rd e 12 se il drive gialloviola tramonta solo all'indomani di un quarto tentativo fin troppo largo per Addison: anche Rodgers, però, cade nella medesima brama del collega quando, adocchiate l'interno delle 30 con Conklin/Mike Williams, appoggia a Braelon Allen l'assistenza di una run da 4th e 2 stoppata sullo scrimmage da Cashman/Dallas Turner. In rigiocata relativa le donazioni di un altro paio di flag anti-Gardner spalancano alla run di Ham la porta della endzone-Jets (14-0 Vikings), ma Minnesota si scopre improvvisamente costretta a sudare dietro l'ottimale punt-return trasversale di Gipson che Rodgers manda a svoltare centralmente da Lazard in touchdown (7-14) e deve di malanimo restare in campo con la difesa quando Pace fa roughing sul kicker di NY Morstead per contenere Allen/Garrett Wilson fino ad un non disprezzabile field-goal del 10-17 di Zuerlein dalle 32. Basta tuttavia un sack dello stesso Pace a Rodgers e un secondo punt arretrato di Morstead con le briciole di una run di Gaskin ad assicurare ai Vikings perlomeno un allungo al piede (Reichardt, 20-10), con intercetto in tuffo di Echols a Darnold riscattato da Mike Williams/Hall e interferenza di Gilmore sulla endline che Rodgers varca sul corto, appena dopo, da Garrett Wilson (17-20). Vikings, a questo punto, necessariamente all'abbeveraggio di Jefferson, cui collabora Mundt in un fondamentale 2nd e 12 da blocco illegale di Ingram: Reichardt calcia nei pali un ancora non definitivo +6 (23-17 Minnesota), attentato da Garrett Wilson/Lazard e solo a 44 secondi dal termine formalizzato dall'intercetto-rasoerba - il terzo patito da Rodgers - di un Gilmore stavolta remunerativo. Vincono i Vikings.
Fabrizio Mancini
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