C'era da aspettarselo un Sunday Night con pochi punti totali all'Acrisure di Pittsburgh, visto l'usuale tendenza-Steelers di riuscire, piuttosto spesso almeno, a far segnare gli avversari, stasera Dallas, meno di quanto non facciano loro. Prescott, comunque, tenendosi stretto ad un bel kickoff-return di Turpin, le medie offensive dei suoi Cowboys cerca, con Spann-Ford, di tenerle in media: il risultato è un field-goal da 55 yards (Aubrey, 3-0 Dallas) che conferma le controintenzioni avversarie, espresse in rigiocata dagli spunti di Fields/Najee Harris per il pari al piede di Boswell (3-3) e l'inizio di una battaglia di turnover che, pur senza cambiare il risultato, arride a Pittsburgh, salvatasi inizialmente da un contatto con persa/ripresa Joseph-Fields prima di disperdere il pericoloso strapotere di Lamb nella ricopertura di Herbig su un sack di Watt a spossessare Prescott. Riecco perciò Dallas con Ferguson in emersione prepotente da facemask di Bishop, ma alla fine ancora costretta al field-goal ok di Aubrey (6-3 Cowboys) per una falsa partenza di Steele, anche se Jourdan Lewis, di là, quasi intercetta in altura un 3rd e 5 conteso a Pickens e Prescott va esterno da Tolbert lungo oltre mezzo campo: il traguardo della endzone glielo chiude l'intercetto di Donte Jackson balzando sulla palla più reattivo di Lamb, mentre Kyle Allen sostituisce Fields in un down di importante ingresso alle 35 di Dallas (Freiermuth), ripulite a seguire da Van Jefferson e Heyward, ricevitore indisturbato dalla stasi di Hooker di un 2nd e 11 dalle 16 del già rientrato Fields (10-6 Steelers). Non troppo allarmati dal primo svantaggio del match, Tolbert/Turpin rilanciano allora sulle 21 di Pittsburgh, dove però Watt irrompe di sack e Loudermilk ribatte a Aubrey un field-goal non impossibile: qui tocca a Ferguson/Schoonmaker risollevare di nuovo i Cowboys in vista del tuffo d'angolo-touchdown di Dowdle, staccatosi da Elliott su un 2nd e 10 che Prescott gli commissiona appena fuori dalla tasca (13-10 Dallas), salvo quindi azzardare troppo la profondità di un diversamente gestibile ovale da primo down, intercettato alla grande dall'occhio attento del condor di Joey Porter. Per le oltre 60 yards da risalire Fields dunque prima chiama, tra Jefferson/Pickens, Najee Harris - 4th e 1 -, poi smista da Freiermuth, con McCormick a proteggerne la caduta in endzone, il frontale corto del 17-13 Steelers: oggi, però, i texani lo trovano sempre qualcuno, Luepke di impetuosa catch and run ad esempio, disposto ad intervenire in prezioso e qui decisivo aiuto ad un Prescott che, così rassicurato, incrocia per vincere sull'uscio della endzone il taglio da 4th e goal di Tolbert a 20 secondi dal termine. 20-17 Cowboys.
Fabrizio Mancini
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