Una vittoria a testa sinora per Patriots e Dolphins, ma tra le due vive peggio Miami, senza un quarterback almeno per metà all'altezza del già deficitario Tagovailoa: al Gillette rigioca Tyler Huntley, che a Baltimore, da vice di Lamar Jackson, non era mai dispiaciuto e che Jennings/Ekuale sackano in avvio, eliminando così i profitti precedenti procuratigli da Tyreek Hill/Jonnu Smith. C'è almeno per il Dolphins, con Sanders dalle 54, il field-goal del 3-0 da calciare, ma anche l'ottimo, meno benefico intercetto opposto in tuffo di Gonzalez per la parimenti spettacolare run di Stevenson dalle 33 alla endzone avversaria (7-3 Pats): il plus di Miami è invece il recupero di Mostert, giù per le 20 a più decisa ruota di Achane, nonostante Sanders stavolta colga il palo al piede e Bolden raccatti nelle 25-Dolphins un punt-fumble ingenerato dalla ribattuta di Mapu. Perchè, a seguire, anche i Patriots floppano, con una coppia di flag in meno di due minuti affibbiate a Stevenson/Leverett, una bella chiusura da 2nd e 16 Brissett-Demario Douglas, ma soprattutto il field-goal out di Slye da breve distanza: di là è invece una falsa partenza-Dolphins - Austin Jackson - a rigettare una avanzata isolata di Jonnu Smith per un nuovo colpo al calcio di Sanders, impossibilitato però da uno snap imperfetto e perito nel rispettivo tackle di Hawkins al kicker di Miami. Quando, poi, alla ripresa, i gialli arbitrali si dividono tra Polk e Ramsey, un susseguente 3rd e 4 ultratriplicato da Boutte porta al field-goal ok di Slye (6-7), con Mostert/Jaylen Wright a loro volta intralciati da un altro paio di penalità: Sanders torna a segnare da 3 (7-9) e riecco Wright, affondando di run fino al sack di Roy a Huntley, offrirgli pure il bis per il 9-10 da quasi centrocampo. Da solo è quindi Tyreek Hill - 1st e 18 - ad insabbiare un holding di Eichenberg, mentre Jaylen Wright/Mostert ammendano l'interferenza (Elliss) che lo scatto di Ingold completa in touchdown: Keion White, almeno, incornando Huntley, gli decentra un pass di conversione per Julian Hill (15-10 Dolphins) per una finalmente risoluta controffensiva-Patriots di Stevenson/Gibson, non avvalorata a punti né da un centrale di Brissett ricevuto da Polk leggermente oltre l'ultimo confine della endzone, né da un suo determinante incompleto da 4th e 15 rivolto ad Hunter Henry. Che centrerà sì prima della fine l'occasione di una presa di riscatto personale sulle 11 di Miami, ma senza più, per New England, la spesa disponibile di un time-out stoppacronometro: vincono i Dolphins.
Fabrizio Mancini
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