Bengals-Ravens a Cincinnati per un Divisionale di AFC North subito successivo ad una vittoria cadauna, l'unica finora per la squadra di casa: che oggi, pensando al bis, avrebbe, magari, intanto da preoccuparsi di Flowers/Justice Hill visto che, pur scivolando sullo scatto di partenza, Henry dall'ultima yarda nove dieci volte su dieci un touchdown da corsa non lo manca (7-0 Baltimore). Restando nel ruolo, dall'altra parte vantano una condizione non da meno Chase Brown/Moss: Burrow, poi. alla mano, sa indicare a occhi chiusi il taglio in endzone, davanti a Humphrey, di Tee Higgins (7-7), mentre Lamar Jackson si accoda ad Henry per aprire largo al movimento di Bateman un fianco difensivo di Cincy che Taylor Britt/Turner tardano ad andare ad occupare (14-7 Ravens). I Bengals, falcidiati da un nuovo sack avversario - Tavius Robinson -, tornano in quota, al seguito di un long-punt di Rehkow, con Hubbard che, nella endzone di Baltimore, abbatte Henry per la safety del 9-14, mentre Burrow, dalle 41, alza da Chase, già saggiato nel drive medesimo in alternanza a Higgins/Moss, una parabola rimirata senza intervenire dall'intera secondaria-Ravens: non vale quindi, causa interferenza difensiva a suo stesso danno, l'intercetto di conversione di Hamilton ritornato lungo quasi tutto il Paycor, così al replay del down da 2 punti si insinua comoda in endzone la run di Chase Brown (17-14 Cincy). Burrow riapre a dovere il match post-intervallo con Iosivas e Higgins scatta via a Eddie Jackson inoculandosi tra le mani il 3rd e goal corto del 24-14 Bengals, gli risponde Lamar Jackson cercando/trovando nelle 5 opposte Kolar per calare in touchdown da Likely l'ultima assistenza-Ravens (21-24): Chase Brown/Moss rimettono dunque in marcia Cincinnati, con il primo chiave di volta risolutrice per scassinare l'angolo sinistro della endzone investendo Simpson (31-21 Bengals), in escursione corrispondente riecco, assieme a Flowers/Andrews, Lamar Jackson senza soffrire il sopravvenuto holding di Faiele prima di affidarsi frontalmente a Kolar nell'assembramento della endzone (28-31), ma guardando poi basito da bordocampo l'esaltante slalom-touchdown di Chase dalle sue 30 (38-28 Bengals). Ancora positivamente accaniti comunque Andrews/Flowers, ma concentrato ad optimum anche lo stesso Jackson che, raccolto da terra un inidoneo snap e allontanati esternamente gli strattoni a vuoto di Hubbard, calibra di puro polso la parabola di un nuovo -3 (35-38): Chase/Higgins, stavolta, sono al contrario le pie illusioni di Cincinnati, incolpevolmente perdute nell'intercetto di Humphrey a Burrow, con Baltimore a tirar fuori, tra Bateman/Andrews, nel momento più giusto, l'inatteso Tylan Wallace per il field-goal di un pari da overtime (trasforma Tucker, 38-38). Eppure il supplementare nasce sotto la cattiva stella, per i Ravens, di un altro snap sfuggito a Jackson e ripreso da Pratt dopo la toccata incompleta di Ossai, con Cincy che, poco servita in rigiocata da Chase Brown, appare lo stesso contenta di far tirare al piede (fuori, però, dalle 57) McPherson: la comprensibile reazione emotiva dei Bengals sta tutta nell'incontrollata maxi-run di Henry, sboccata nel field-goal di rimborso di Tucker per il 41-38 Baltimore finale.
Fabrizio Mancini
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