Alla quinta di campionato può sembrare allettante anche il programma di visione di una Bears-Panthers, con un Caleb Williams in crescita e Dalton a lanciare ormai in pianta stabile dall'altra parte per Carolina: David Moore è il suo primo destinatario odierno, la reverse di Diontae Johnson fa invece da trampolino per la mega-run in endzone di Hubbard dietro il blocco di Hunt (7-0 Panthers), pressappoco come il ritorno-Bears di Carter in funzione di un 2nd e 6 esterno Williams-D.J. Moore che inchioda nelle ultime yards utili di difesa Jaycee Horn (7-7). Una identica combinazione di apertura-drive scatena quindi la corsa di Swift, cui una flag annulla il susseguente tentativo-touchdown dalla minima, alla fine tuttavia sistemato di eguale specialità da Roschon Johnson (14-7 Chicago) che, di contro, non passerà più tardi, contro Scott/Wallace, un 4th e 1 subito però cancellato dal gran tackle basso da fumble Brisker-Tremble: dalla ricopertura di Dexter riparte così un sempre più forsennato Swift, il cui bis di ritocco-touchdown la mano di opposizione al corpo di Mike Jackson arriva appena a sfiorare (21-7 Bears), con Diontae Johnson qui non in vena di prodigi volanti su un eccessivamente largo 4th e 3 di Dalton. La meraviglia, allora, ottenuti i preliminari pareri rassicuranti di Everett/Kmet, la sciorina Caleb Williams in un lungo a scendere abbrancato in endzone da D.J. Moore, un ex spietato (27-7 Chicago, fuori l'extrapoint di Santos), con Carolina a chiudere il primo tempo fomentata dall'entusiasmo undrafted di Coker, una ventata positiva non raccolta tuttavia da Pineiro, che spara fuori al piede dalle 45, ma Dalton ricomincia pure peggio, incassando intercetto profondo da Byard ed ecco pure Keenan Allen a far impennare, complottando con D.J. Moore, il livello già alto della pericolosità dei Bears: va dentro il field-goal di Santos per un 30-7 Chicago, consolante la delusione precedente di uno spunto-touchdown di Caleb Williams annullato da clipping contemporaneo di Kramer. Tra i Panthers Coker si conferma scelta alternativa di cui fidarsi, con Dalton-Mingo ad allungarsi oltre una interferenza di Stevenson appena produttiva di un field-goal conclusivo (Pineiro dalle 27, 10-30): parziale non beneaugurante, dati gli effetti della ricopertura (Gordon) del fumble Edmunds-Hubbard appesantito da una flag a danno di Horn che lo sprint di Roschon Johnson porta a bilancio in touchdown: chiusa una susseguente parentesi pugilistica con le espulsioni di Pryor e Horn, Caleb Williams si decentra troppo per poter imbucare giusto da Keenan Allen un comunque ininfluente trasversale di incompleta conversione. 36-10 Bears.
Fabrizio Mancini
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