La sempre iconica Packers-Vikings a Green Bay con il rientro di Jordan Love nei gialloverdi e, dall'altra parte, un collega-quarterback ben noto, Sam Darnold, ma che nemmeno lui pensava quest'anno di poter essere titolare. Eccolo, invece, promosso dall'infortunio del rookie McCarthy, subito esuberante con i non meno vivaci Nailor e - a scendere in touchdown dalle 29 - Addison (7-0 Minnesota), gente che, in maglia-Packers, reca le sembianze, a prescindere dal ruolo, di Jacobs/Jayden Reed: la momentanea differenza è nel field-goal out di Narveson, un successivo poker di flag (la penultima, fischiata a Stokes assai discutibile) contro GB ne stabilisce delle aggiuntive, intervallate/susseguite da Jefferson/Chandler, con taglio conclusivo di Josh Oliver precedendo Evan Wilson sul 2nd e goal corto di Darnold (14-0 Vikings). L'intercetto di Grugier-Hill è metaforica pioggia di sciagure a catena sui Packers, addosso ai quali imperversa anche l'ex Aaron Jones, un assaggio della reverse di Addison dalle 7 alla endzone (21-0 Minnesota): Love, attraverso Doubs/Reed, prova allora a sfruttare al meglio l'interferenza di Metellus, cosa che non fa il field-goal fuori bersaglio di Narveson, oltre ad un intercetto di Griffin di riproposta alla terza assistenza-touchdown di Darnold, cui Nixon volta incautamente lo sguardo, perdendosi Jefferson (28-0 Minnesota). Neanche stavolta, poi, una flag anti-Vikings (Greenard) aiuta Love, fino ad allora bene su Kraft: in endzone, invece, Murphy quasi si impossessa di un nuovo intercetto, comunque in azione da 4th e 10, con Nailor scavalcato quindi dal punt altissimo di Whelan (ricopre Melton) per un finalmente completo passing esterno Love-Reed (7-28). Darnold, al rientro dagli spogliatoi del Lambeau, valuta ancora l'attendibilità di Addison, ma manda pure un 2nd down altezza 20 GB in pasto all'intercetto volante di McKinney, con il sack di Walker anteprima delle rigiocate di Love su Reed/Kraft, positive quanto incompiute se annullate dal drop in endline di Wicks (lo spinge Griffin?). Risulterà puntuale come mai finora, perciò, il soccorso di Jacobs/Melton ad un Love alla buon'ora preciso anche in area-touchdown (di nuovo Wicks, 14-28): tempista anche la deviata di Nixon ad un 2nd e 8 di Darnold portato via ai Vikings da Cooper, con esplorazione tumultuante fino alla endzone della corsia sinistra di retroguardia ospite e incasso successivo - entrambi di Kraft - della conversione del 22-28. Il salvagente di Minnesota, cui il field-goal di Reichard darà un'ultima, provvidenziale gonfiata per il 31-28 Vikings, si chiama - come spesso - Justin Jefferson, ma ci mette del proprio anche l'intercetto di Murphy, dissolvendo gli effetti di una catch and run di Wicks: il bis l'ex Cardinals lo concede toccando invece da fumble l'avanzata di Kraft (recupera l'ovale Bynum), ma Darnold, pur trovato l'interno delle 15 con Addison, insiste su Nailor fino ad un 4th e 1 stoppato sullo scrimmage da Stokes. Doubs e l'irriducibile Reed ci credono ancora, quando Wicks ferma in tuffo il centrale di Reed sul fondo della endzone (29-31) ai Packers resta però solo il tempo di un onside kick incamerato da Oliver: vince Minnesota.
Fabrizio Mancini
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