Con Jets-Patriots si chiude già, dopo tre giornate, l'andata della AFC East: equilibrio di classifica e di quelle qualità di squadra intraviste, ma assolutamente da confermare, magari in un sack iniziale di Wise, subito invece sotterrato dall'esagerato strattone di Tavai a Breece Hall, giustamente punito per violenza non necessaria. Senza poterne arrestare il proprietario, Alex Austin lacera la maglia di Lazard, giù quindi di strappo-touchdown sull'assistenza corta di Rodgers (7-0 NY), poi anche Brissett cede al bel sack avversario di Clemons/McDonald, mentre Hall/Lazard, nell'ascesa di un 2nd e 12 da holding di Conklin, tornano a rendersi irreperibili per ogni malcapitato dirimpettaio rossoblu, qui fino all'ultimo affondo del primo, in endzone con giravolta e rotolata conclusiva (14-0 Jets). Un'altra flag da violenza non necessaria (di Sherwood) volge stavolta ad aiuto dei Patriots, annullando il facemask appena precedente di Stevenson per concedere a Slye, in unione all'interferenza di Reed, un field-goal di sblocco-score (3-14), con Conklin a riaccomodare le conseguenze di un terzo giallo-Jets (falsa partenza di Moses) per il colpo out al calcio di Zuerlein dalle 45 e in tuffo basso, alla ripresa, nel controllo di un 3rd e 3 di Rodgers, cui Garrett Wilson si propone larghissimo quando c'è da custodire all'ex Packers, in endzone, l'esterno iperangolato del 21-3 NY. Brissett, intanto, menomato dal sack di Quinnen Williams, lascia a Maye l'incombenza di un esordio infausto come la tenuta dell'ovale che Stevenson, in azione di run, appoggia tra le mani di Chuck Clark, quasi fosse un handoff anzichè un fumble: limitata a Mike Williams la rigiocata di Rodgers, Zuerlein stavolta i pali li indovina. 24-3 Jets.
Fabrizio Mancini
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