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NFL 2024 WEEK 3 - Cowboys 25 Ravens 28

  • Fabrizio Mancini
  • 27 set 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 mag

Vinta finora una sola partita in due turni di campionato tra Cowboys e Ravens, quella che Dallas difende oggi ancora in casa, dove però una settimana fa i Saints le hanno inflitto una scoppola sconcertante. Paradossalmente più regolare Baltimore nel suo paio di sconfitte di misura e perciò al sollecito assalto immediato delle run trasversali di Justice Hill e, 'bloccata' da Andrews nel presidio della endline, Lamar Jackson (7-0 Ravens): il sack di Van Noy a Prescott arresta poi la crescita in divenire di un contrattacco-Cowboys Dowdle/Luepke chiuso dal field-goal di Aubrey dalle 65, distanza mai toccata da nessun giocatore dell'intera storia di Dallas (3-7), con fluviale fuga esterna di Agholor come decisiva parentesi-shock intermedia all'incessante martellare delle run a ripetizione di Henry, l'ultima (minima) accompagnata sull'erba colorata del touchdown dalla spinta frustrata di Bell (14-3 Ravens). Lamb, invece, l'osservato speciale di Dallas, parte bene in alternanza a Cooks/Ferguson, arrivando, però, nelle 20-Ravens senza palla, sottrattagli di fumble da Wiggins/Marcus Williams e più tardi la scampa in extremis da un safety-sack pure Prescott, capace di appoggiarsi su Tyler Smith evitando così di precipitare in endzone con il possesso ancora a disposizione: Henry, viceversa, non applica scontistiche e, sul centrale dalle 13 Lamar Jackson-Bateman, è decisamente tardivo il taglio di contrasto di Donovan Wilson (21-3 Baltimore), mentre Lamb riduce alla metacampo dell'AT&T la distanza del field-goal di fine primo tempo di Aubrey (6-21). Al rientro Henry è, purtroppo per Dallas, lo stesso carro armato di prima: senza minimamente accusare l'holding di Vorhees, strapazza impietoso dalle 26 all'angolo sinistro dell'area-touchdown le deboli protezioni di Wilson/Carson (28-6 Ravens), con Van Noy a re-sackare Prescott e Cooks incompleto - e falloso - su un già adesso d'attualità 4th down da doppia cifra. Riecco Henry, allora, per sistemare assieme a Hill/Bateman una pratica-match definitiva se solo Tucker, sbagliando al piede dalle 46, non svegliasse, Ferguson/Turpin, con lo sneak ok di Prescott e una successiva traiettoria di conversione troppo esterna per poter proiettare la ricezione di Lamb, anche senza Washington ad anticiparlo, al di là della endzone (12-28). Eppure il liscio di Harrison sull'onside-kick di Aubrey (ruba Goodwin) pone ufficialmente Baltimore in uno stato di inattesa sofferenza conclusiva: Prescott, stavolta, inverte l'ordine di chiamata precedente Turpin/Ferguson, coinvolge Brooks (3rd e 4), spara da Tolbert sulla testa di Roquan Smith il centrale-touchdown del 18-28 ma, stretto da un avversario, impenna poi oltre le mani di Dowdle la conversione corta di un -8 che i Cowboys devono accontentarsi - in ritardo - di ridurre di un punto quando, attraverso Luepke e due flag di fila a favore, Prescott mira Turpin sul fondo della endzone. +19 Cowboys di parziale nel solo ultimo quarto, ma è comunque 28-25 Ravens.

 
 
 

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