Contro i Bears di Caleb Williams, rookie numero uno del campionato, Indy può solo scegliere tra vittoria e vittoria nel suo ritorno al Lucas Oil, violato due settimane fa da una fortunata Houston: e per quanto possono, difatti, nel primo drive del match, i Colts cercano proprio di aggrapparsi alla buonasorte, ancora contraria su un 4th e 1 avversario (D.J. Moore), ma alla fine capace comunque di vestirsi di biancoblu nella traiettoria troppo corta, per pervenire a punti, del field-goal di Santos. Richardson alimenta, così, illusioni ancora sfumate in un lunghissimo 3rd e 10 a scendere su Pierce, impappinandosi però dall'esterno-tasca in un seguente appoggio corto che, anzichè Dulin, raggiunge in endzone l'intercetto di Edmunds: di là, invece, Jaylon Jones salva una baracca che Odunze pareva aver già messo in pericolo di crollo, saltando famelico nella cattura di un 3rd e 4 mal destinato a Carter da Caleb Williams. La rigiocata di Richardson è ancora una fucilata profondamente precisa per Granson, come super è la run-touchdown di Jonathan Taylor sui blocchi di Alie-Cox/Pierce (7-0 Indy), Roschon Johnson/Swift riscuotono viceversa successi contrastanti - ok il primo, fermato da Tyquan Lewis l'altro - nel doppio 4th down che Chicago si gioca fino all'ultima yarda pur di pareggiare a tutti i costi lo score. Il guaio dei Colts è un nuovo intercetto che Richardson assesta ancora troppo comodamente tra i guanti di Jaylon Johnson e in aggiunta il field-goal (buono) assicurato a Santos da Kmet (3-7), ma si ripete altresì il botta e risposta di prima con il bis acrobatico di Jaylon Jones a derubare again Caleb Williams, senza stavolta una fiorente risposta offensiva di Jonathan Taylor, chiuso a metà strada di un 4th e 3 da Walker. Il 28 di casa sa tuttavia come rifarsi, ringraziando prima l'infrazione di zona neutra dei Bears in stato di punt formation, poi andando giù di run ripetute, l'ultima delle quali, dalla minima, eseguita a spinta da Sermon (14-3 Colts) ed è all'incrocio attuale del dentro o irrimediabilmente fuori di Chicago che Williams arma come mai finora Swift/Kmet e - bel lob a uscire in endzone - Odunze (9-14, non ha eguale esito la conversione per Herbert), pur se la toccata da sack-fumble di Latu, assieme alla ricopertura di Stewart, ne dissolverà a minuti, ahilui, ogni sogno di rimonta-Bears. Jonathan Taylor, 'bloccato' da Kelly, mette qui i panni dell'esecutore finale di una run introduttiva di Richardson (21-9 Indy), mentre Kmet, tardi che sia, resta lodevole esempio da emulare quanto a mordente per giovani (Roschon Johnson) con alte prospettive di crescita: è proprio al suo tight-end che Williams smista esterna, infatti, la palla di un inutile touchdown ospite. Perchè la partita la vincono - 21-16 - i Colts.
Fabrizio Mancini
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