Torna a giocare una partita di Week 3 in Florida Denver: impossibile, certo, dimenticarsi di quel -50 incassato a Miami esattamente un anno fa, ma a Tampa tira probabilmente un'altra aria, considerato come Nix duetti da grande vecchio della categoria con Sutton/Reynolds, trasformando in touchdown, grazie al blocco di Javonte Williams, un suo scramble interno alle 5 (7-0 Broncos). Ospiti concetrati anche dietro (Brandon Jones intercetta in quota Mayfield) e assistiti da un holding avversario (Gaines) che annulla la ricopertura di Logan Hall al sack-fumble di Nelson, lanciando dal breve la run di aggiramento di McLaughlin, solo accarezzata dal colpevole Britt, nell'angolo della endzone (14-0 Denver): là dietro, poi, un nuovo colpo impetuoso, questo reale, lo mena a Mayfield il sack di Key, con Nix fuori da un 4th e 1 e al riutilizzo di Sutton nell'imminenza di due flag a sfavore (Bolles/Powers) che rendono irrinunciabile il ricorso al field-goal di Lutz dalle 43 (17-0 Broncos). Non ormeggia invece nel porto dei Buccaneers il 4th e 2 Mayfield-Godwin - furbo il lieve sbilanciamento da tergo di McMillian - ed inciampa sui chili di Bolles la run con persa di McLaughlin, stavolta sgraffignata nelle regole da Hall: da un radicale, doppio cambio di marcia di Irving ecco allora Mayfield azzeccare alla perfezione il lob-touchdown del 7-17 per Godwin, ma Humphrey/Trautman assurgono, diretti da Nix, ad egregi comprimari di Sutton (field-goal ok di Lutz, 20-7 Broncos), difensivamente emulati nei termini di una efficienza da sfoggiare al momento giusto dal gran sack di Franklin-Myers. Qui Nix fa dunque annunciare da Humphrey/Reynolds una sua mega-run debitamente assistita dalle linee, Lutz riaccede comodamente ai pali (23-7 Denver), mentre Bonitto sacka da 4th down Mayfield interrompendo sulle 25 di Denver la sequela di completi messa tra gli utili-Bucs da Otton. E', però, a copertura arretrata dei suoi innumerevoli vuoti che Tampa non sa dove andare quando qualcuno - Badie - la attacca profondo (Badie): Lutz, al piede, può segnare sempre più rilassato il 26-7 Broncos finale.
Fabrizio Mancini
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