Rischi grossi di caduta, per i Raiders, dalla padella di Los Angels, cotti a sangue dai Chargers, alla probabile brace di Baltimore: se i Ravens, infatti, intendono puntare ancora, come minimo, alla postseason non possono perdere la loro prima stagionale in casa o, se preferite, la seconda di fila del 2024 dopo la sconfitta all'overtime di Kansas City. Le intenzioni iniziali sembrano convincenti, anche se il fumble da sack di Oweh torna in mano a Las Vegas (Miller): pronta la replica di specialità di Crosby a Lamar Jackson, in una zona di territorio-Raiders già interessante e, a seguire, ulteriormente avanzata da Bateman. Tucker può calciare così dalle 48 il 3-0 Ravens, con Minshew che, tirato giù di nuovo da Oweh, non si scoraggia e, via Bowers-Mayer, garantisce ai suoi almeno il 3-3 (segna al piede Carlson, 3-3): pur se a fronte di guadagni da doppia cifra (Flowers/Henry, in mezzo Likely) anche Baltimore deve limitarsi al secondo field-goal di Tucker (6-3 Ravens), intercettando appena dopo Minshew con Humphrey. Flowers è uomo-rigiocata - due volte - pure qua, Stanley commette però l'holding che riporta al calcio da 3 Tucker (fuori), con seguito nefasto di una interferenza difensiva di Humphrey che, unita al sack di Van Noy, dà il field-goal ok di Carlson come risultato finale (6-6): di là Andrews si riscatta subito di 3rd e 7 dalla responsabilità personale di un'altra flag, Jackson unisce l'ex Agholor all'immancabile Flowers (stavolta Tucker bene dalle 32, 9-6 Ravens) e, tempo due minuti di terzo quarto, ecco anche Hill/Henry aiutare sensatamente il match d'assalto di Baltimore. Chi se non Flowers può meritarsi la fiducia di Jackson sul 2nd e 8 centrale dalle 8 che spinge i Ravens su di 10 (16-6), una fiducia addirittura in aumento quando Bowers/Meyers allettano Minshew allo sparo di un 4th down sul quale Stephens si appiccica ad Adams, impedendogli di riceverne il pallone, ma immediatamente in discesa per l'intercetto di Spillane a Lamar Jackson: Mattison entra dalla minima in touchdown dopo l'ingresso, nelle tasche dei Raiders, di due 3rd down da Meyers/Bowers (13-16), Stanley ne spinge una susseguente di Henry (23-13 Baltimore), anticipata dal precedente spintone gratuito di Moherig all'ex Titans, in quel mentre già fuori dal campo, con Minshew sempre più indifferente ai sack avversari - questo, di Pierce/Oweh, duro davvero - grazie anche al sostegno in presa di un superlativo Adams. Carlson mette quindi il 16-23 e Bowers crea seducenti presupposti di pareggio-Raiders, discussi giusto il tempo di intervallo tra il sack di Van Noy e una opposta interferenza di Stephens: il solo Humphrey, senza però poterci far nulla, intuisce allora la finta di handoff di Minshew, in realtà un 1st e goal corto su Adams per il 23-23, con Jackson atterrato da Crosby, un punt non sterminato di Stout con annessa penalità anti-Ravens (Hollman) e, interne alla metacampo di casa le run di avvicinamento di White al punto X del field-goal vincente di Carlson: 26-23 Raiders.
Fabrizio Mancini
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