Molto bene Patriots e Seahawaks nel rispettivo opening di stagione 2024, la prima dopo i lunghissimi cicli tecnici di Belichik-Carroll - 36 anni totali - a Foxboro e Seattle: al Gillette si comincia con il sack di Mafe, Ekuale/Keion White fanno lo stesso coalizzandosi addosso a Geno Smith, mentre Henry è bivio-endzone preferito da Brissett prima del fendente decisivo, inarrivabile per Julian Love, del quarterback di casa da Polk (7-0 Patriots). Il buon ritorno corrispettivo di Shenault lo completa il suddetto Smith alzando dal lontanissimo delle proprie 44 un 2nd e 5 diretto in touchdown (Gonzalez/Dugger si lasciano sfuggire Metcalf e traiettoria-ovale: 7-7), le run di Gibson premiano ancora le connessioni di Brissett su Henry (ok il field-goal di Slye, 10-7 Patriots), emulate come continuità, servendosi di Njigba, da Geno Smith ad allestimento del rushing di irresistibile penetrazione in endzone di Charbonnet (14-10 Seahawks). Resta dura, tuttavia, per Seattle, opporsi ad un Henry clamoroso, ancor più se nel mezzo di una doppia flag contro Witherspoon: Slye segna al piede un 13-14 che, ad ogni modo, la soddisfa nella misura di un mini-parziale impattato, via Fant/Metcalf, da Myers (17-13 Seahawks), aspettativa comunque migliorabile nei pensieri ospiti con Njigba, ma nel disaccordo dello stop opposto da 4th down di Dugger a Charbonnet. L'invito ad una immediata riscossa ospite c'è pure, il sack a Brissett di Leonard Williams, lo recepiscono però Stevenson e il solito Henry, con il primo a finalizzare di run dalla minima (20-17 Patriots): Gibson poi, da screen-pass di Brissett, fila dritto tanto da offrire a Slye l'occasione di un field-goal respinto da Julian Love ed ecco allora Njigba/Charbonnet a stimolare Seattle ad una nuova carica, con Smith due volte da Metcalf prima di preferire in extremis il delay of game - da cui il 20-20 di Myers a fil di montante - ad un 4th e 1 altezza 15 avverse. All'overtime Seattle invalida il sorteggio pro-Patriots preservando da Stevenson, sbarrato da Reed/Dodson, l'ultima yarda utile del primo down del drive e contrattacca fin nelle 15 rossoblu, anche sull'onda di un'interferenza di Marcus Jones, con Charbonnet/Lockett: altezza ultime 31 Myers non manca i pali, Seattle vince 23-20.
Fabrizio Mancini
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