NFL 2024 WEEK 16 - Dolphins 29 49ers 17

Chi perde tra Dolphins e 49ers dice addio ai playoff già oggi?Probabilmente sì, e infatti un paio di messaggi eloquenti a quelli di San Francisco glieli spedisce subito De'Von Achane, avvertimenti da tenere in conto seppure, nella fattispecie in esame, sfumanti per gradi, dalle 27 in giù, nel field-goal ok di Sanders (3-0 Miami). Appaiono persino più chiare le idee offensive di Patrick Taylor - 4th e 1 -, con Samuel ad assottigliare gli esiti di un sack di Sieler a Purdy, sfibrando almeno tre tackle diversi, partendo da Ramsey, lungo l'ultimo tratto di un 3rd e 8 altezza 16 (7-3 Niners): anche per Tagovailoa, poi, tutto in ordine fino a Tyreek Hill/Jonnu Smith, ma se qui solo il field-goal del 6-7 di Sanders supplisce quanto può ad un holding d'attacco di Robert Jones, ecco l'ex di SF Mostert troneggiare sull'erba dell'HardRock nella messa a punto di un sibilante 3rd e goal corto dello stesso Tagovailoa abbrancato da Hill (13-7 Dolphins). Kittle, però, in progressione, spaventa non di meno, ma solo discreta è la collaborazione di Pearsall per l'introduzione al calcio del 10-13 (Moody) al quale, causa i sempre irreprensibili - e non conta l'ordine di convocazione di Tagovailoa - Smith/Hill, risponde bene il collega calciante di Miami Sanders (16-10 Dolphins): non Moody che, denigratore ingrato stavolta delle insigni fatiche di Samuel/Kittle, spara largo dalle 41, mentre sempre Sanders ripaga in tutt'altra maniera quelle, più modeste ma a conti fatti meglio remunerate, di Achane/Jonnu Smith (19-10 Miami). Così Samuel, da runningback puro, oltre naturalmente a Kittle.si configura, fedele nei secoli, come una delle poche scelte iperobbligate di Purdy, che solo in dirittura d'arrivo accentra in touchdown qualcuno di alternativo (Saubert, 17-19): ad avercelo, insomma, i 49ers uno come Achane, anche stavolta la chiave di riaccesso ai pali californiani (Sanders dalle 48, 22-17 Dolphins), al pari di un intercetto, al momento salvastagione, di Kohou, valutato in base al giusto merito da Ingold e dalla maxi-run da mezzo campo esatto proprio di Achane. 29-17 Miami.