Bears in traumatica caduta libera, tra sconfitte da non dormirci sopra e disfatte autentiche, oggi anfitrioni a Chicago di una Minnesota che, ad imminente portata-playoff, Aaron Jones guida di run in un assalto iniziale che, sull'ultima yarda, Owens deruba di un fumble: dall'altra parte, Keenan Allen, sacrificando eventuali quanto ormai improbabili punti punitivi da segnare, ne recupera un secondo corrispettivo depredatogli da Greenard, con Swift terminale di un perfetto 2nd e 11 a scendere di Caleb Williams per lo sprint-touchdown da una distanza minima qui invece ben sorpassata da Roschon Johnson (7-0 Bears). A prolungamento del kick-return di Chandler, poi, ecco Addison agguantare in tuffo la gittata da quasi mezzo campo di Darnold, stretto poi a seguire, in endzone, dallo stesso compagno-ricevitore (7-7), mentre Keenan Allen eccelle da mattatore chicaghiano di rigiocata fino al field-goal di Santos respinto con recupero-palla da Tillery/Asamoah per la successiva entrata in scena di Jefferson, pure corripospondente ad una interferenza in endzone di Jaylon Johnson appesantita nell'ineluttabile della caduta in presa realizzativa sul paletto d'angolo-touchdown di Nailor (14-7 Vikings). Uno svantaggio da sorprasso che Caleb Williams punta a restituire, senza trascurare il Keenan Allen di prima, via Odunze/Kmet, un progetto però riformulato nel field-goal di Santos (una volta accusata dai Bears la falsa partenza intralciante di Darnell Wright, 10-14) che Romo pareggia al piede (17-10 Minnesota) quando il computo finale del drive estrae dalle 69 yards di 1st e 10 Darnold-Hockenson il malus di un sack di DeMarcus Walker. Assai più consistente la tara di un drop da 4th down di Keenan Allen, comunque disturbato alle costole da Murphy, asportata da una fiammante catch and run di D.J. Moore se DeAndre Carter si mostra incerto nel controllo di un punt-return non a caso trafugato da Minnesota - Richter - per la corsa breve di Aaron Jones a trivellare a morte le linee di Chicago (24-10 Vikings): pure importante, però, a fini di rimonta l'anticipo di Gordon su Hockenson (4th e 1) come e più dell'uscita trasversale da analogo down, saltando un avversario a terra, di Caleb Williams, al quale - annunciato da un doppio Kmet - il blocco agile di Braxton Jones scorta in endzone l'assistenza corta per D.J. Moore (16-24, out esterna la conversione direzione Keenan Allen). Con Aaron Jones/Hockenson, e in mezzo l'interferenza di Powell ad invalidare, attraverso il percorso profondo di un 3rd e 2, il touchdown-Vikings di una sicura W Darnold-Jefferson, Minnesota riporta allora lo score (field-goal ok di Romo, 27-16) a dimensioni attaccabili solo se, subìto un maxi-ritorno di DeAndre Carter, Chicago festeggiasse - detto fatto - in un lob vincente Caleb Williams-Keenan Allen forzatamente, convertito in punti centrali dal quarterback di casa (D.J. Moore, 24-27), i già promettenti primordi di risalita curati da Odunze/Roschon Johnson. Ai Bears, ora, obiettivo-overtime, mancherebbe appena un onside-kick toccato da Mundt e ricoperto - detto fatto seconda parte - da Tarvarius Moore, oltre alla lucrosa bordata sulle 30 Caleb Williams agganciata da D.J. Moore e trasformata nel 27 pari al calcio di Santos: al supplementare, però, su Chicago, torna la maledizione dell'ennesima beffa stagionale, preparata dal sack gialloviola di Greenard, non riparata dalla replica di specialità di Sweat che un super-Hockenson bypassa assieme a Addison/Aaron Jones e mandata definitivamente ad attuazione dal field-goal di Romo. 30-27 Vikings.
Fabrizio Mancini
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